A Sant'Agostino una tavola rotonda per dire sì all'inclusione attraverso lo sport

Lunedì 4 dicembre l'intervento tra gli altri del giornalista Michele Salomone

martedì 5 dicembre 2023 12.20
A cura di Gianluca Battista
Tavola rotonda nella serata di lunedì 4 dicembre all'interno della parrocchia Sant'Agostino. "Posso giocare con voi?" è il tema scelto da don Cesare Pisani, moderatore, per una serata in cui ci si è interrogati a più voci sull'importanza dello sport come metodo di inclusione delle giovani generazioni.

L'evento si inseriva nel cartellone parrocchiale che porterà all'inaugurazione del nuovo "Campo Marconi" venerdì 8 dicembre, alle ore 11.00.

Il dialogo a più voci ha visto quali protagonisti la calcettista Lucileia, pallone d'oro, in forza al Bitonto Calcio a 5 protagonista assoluto della scena nazionale. La brasiliana ha raccontato quanto importante nella sua formazione siano stati il sostegno della famiglia nel voler proseguire da professionista in un settore troppo spesso declinato al maschile, e quanto importante per lei sia il rapporto con Dio. Per Lucileia Renner Minuzzo, tre volte campionessa del mondo con la maglia della nazionale verdeoro, è fondamentale essere a disposizione dei più piccoli e delle più piccole non solo per la parte tecnica, ma anche per indicare loro la strada della condivisione valoriale attraverso lo sport. Si cresce dunque di più nelle sconfitte che nelle vittorie.

Concetto ampiamente sposato dal giornalista e radiocronista Michele Salomone, voce storica del Bari calcio dal 1976, il quale, attraverso excursus sulla sua vita professionale, ha rimarcato più volte quanto la sua fede abbia costituito una parte importante per il suo successo professionale. «Bisogna anche saper vincere», ha ribadito a più riprese, alludendo all'incapacità di alcuni personaggi sportivi di rispettare l'avversario. Non si gioca "contro" qualcuno, ha quindi spiegato il giornalista del Gruppo Norba, ma si gioca "con" qualcuno, perché il calcio e lo sport più in generale sono un percorso di crescita costante della persona, in cui gli oratori hanno avuto ed hanno una parte fondamentale.

Al terlizzese don Gianluca D'Amato, portiere della nazionale sacerdoti, il compito di ribadire quanto lo sport sia veicolo «di conoscenza degli altri», ponte e non muro, fondamentale affinché la persona cresca con valori sani. Non c'è poi incompatibilità tra l'amore per Dio e l'amore per lo sport, poiché entrambi sono espressioni della gioia interiore straripante.

Alla dott.ssa Loretta Gorgoglione, psicologa e psicoterapeuta, il compito di inquadrare infine il tema della serata: stare insieme anche nelle discipline sportive implica un'accettazione di alcune regole, la capacità del singolo di rapportarsi agli altri e di crescere in gruppo e col gruppo. Oratorio è dunque luogo in cui la persona si forma ed il Campo "Marconi", che diverrà Campo "don Michele Fiore", lo è stato per tante generazioni di giovanissimi giovinazzesi e tornerà ad esserlo.

Oltre alla chiesa al centro del villaggio, dunque, presto tornerà nel cuore di Giovinazzo un campetto di un laboriosissimo oratorio che sta per rinascere grazie alla volontà di don Cesare Pisani, parroco di Sant'Agostino. Torna quel fermento giovanile di cui la Chiesa e più in generale le nostre comunità hanno bisogno. Torna l'aggregazione sana in quel luogo.