A Giovinazzo la festa di fine estate con "I nipoti di zia Maria"

Serata da ricordare, quella del 30 settembre scorso

venerdì 3 ottobre 2025
A cura di Marzia Morva
Che cos'è la socialità? Che cos'è l'accoglienza?
Abbiamo toccato con mano la sera di martedì 30 settembre cosa significhino realmente queste parole unitamente a cosa significhi la parola inclusione, quest'ultima usata non sempre in modo opportuno, ma in questa occasione, sì.
In un contesto semplice e amicale qualche sera fa, in una serata gioiosa e aggregante, svoltasi sul lungomare di Giovinazzo nella zona del porticciolo presso la casa della simpatica, accogliente e gioviale Maria Minutillo c'è stata una reunion di amici e conoscenti unitamente ai Nipoti di Zia Maria, gruppo composto dai nipoti della cordiale e disponibile signora, alla quale si sono aggregati loro amici per i quali lei è diventata simpaticamente zia Maria.

Tutta questa bella gente lì riunita davanti alla casa, posta a piano terra, ha condiviso una serata illuminata dai toni dell'allegria e dello stare bene insieme per salutare l'estate. Infatti, " la festa di fine estate" ha messo insieme attorno a zia Maria amici, parenti e conoscenti che in tante serate, pari a belle occasioni d'incontro, hanno condiviso momenti in cui brindare, cantare con il karaoke e stuzzicare qualcosa di buono perché zia Maria è una creativa appassionata di cucina, aiutata da sua figlia Pina che è una concreta spalla su cui poter sempre contare.

I Nipoti di zia Maria, "cultori della buona e sana amicizia" hanno donato una nuova panchina dopo che la vecchia era stata danneggiata e madrina dell'inaugurazione di questo momento è stata l'Assessore alla Cultura e al Turismo Cristina Piscitelli, che ha partecipato, cordialmente divertita e simpaticamente coinvolta. A lei abbiamo chiesto cosa ne pensasse di questa formula di successo messa in campo in quella zona del porto di Giovinazzo.

«Questa sera festeggiamo il termine di una bellissima stagione estiva creata grazie all'aggregazione e all'unione degli Amici del Gozzo e I Nipoti di zia Maria (Maria Minutillo ndr.) che insieme hanno creato un gruppo bellissimo aperto ai vicini, ai turisti, agli amici- ci ha detto Cristina Piscitelli. Hanno restituito alla città una panchina e hanno organizzato visite con i gozzi nel nostro porto per i turisti e per gente che veniva anche dalle città limitrofe che ci ha fatto i complimenti per l' iniziativa, molto apprezzata. Un plauso a loro e al loro senso di appartenenza e di comunità», ha concluso l'assessora Piscitelli.

Il sindaco Michele Sollecito ha voluto salutare tutte queste persone simpatiche e cordiali attraverso un post pubblicato su Facebook nel quale si è così espresso. «I "nipoti di zia Maria" sono custodi zelanti del nostro porticciolo nonché cultori della sana amicizia; hanno donato una nuova panchina lì dove la vecchia era venuta meno per cedimento. Momenti di vita cittadina che parlano della bellezza delle nostre comunità!».

I pensieri di zia Maria Minutillo e di alcuni ospiti lì presenti
Il gruppo "I nipoti di zia Maria" è nata dall'idea molto originale di sua nipote Isa Perrino che la sera del 30 settembre non ha potuto partecipare alla bella serata per altri impegni sopraggiunti. Il momento clou è stato quello in cui, mentre si gustavano ottimi panzerotti, focaccia e altre bontà, abbiamo scambiato due battute con zia Maria Minutillo e sua figlia Pina Depalma. Ecco cosa ci hanno detto.

«I nostri incontri sono nati spontaneamente. Nel tempo, con lo stare seduti fuori la nostra casa a pianterreno gli amici sono sempre stati presenti e hanno collaborato a organizzare serate, hanno fatto stampare le magliette e i cappellini "I nipoti di zia Maria" per il piacere dell'amicizia. Abbiamo festeggiato i nostri compleanni sempre qui e poi "pigiama party" e varie ricorrenze per il bello dello stare insieme con la spensieratezza e la spontaneità che fanno bene a tutti. Si sono fermate molte persone che vedendoci seduti fuori, incuriositi hanno chiesto cosa si stesse festeggiando e li abbiamo invitati a unirsi a noi. Quando vediamo turisti stranieri che passano da qui, li chiamiamo e, qualche tempo fa, ci siamo ritrovati a conoscere Clara Mind, una cantante argentina molto famosa; un'altra sera due turiste tedesche delle quali una è cantante: si sono esibite qui con molta naturalezza. Questo spazio è un ritrovo, un luogo d'incontro in cui stare bene insieme e socializzare», ci hanno detto Pina Depalma e zia Maria.

«Abbiamo chiesto qualche curiosità sul gruppo a uno dei componenti Mauro Bavaro. «Il gruppo si è composto tre anni fa; siamo circa una ventina perché ci incontriamo da zia Maria e nella semplicità, condividiamo l'amicizia sincera che ci accomuna, l'accoglienza e l'altruismo perché ci piace rendere felici tutti, soprattutto chi è solo e vive storie particolari. Grazie alla musica che unisce e aggrega abbiamo vissuto molte belle serate, cantiamo grazie alla disponibilità di Giulio Denice e della cantante Ester Monacelli, teniamo la mente allenata e viva e poi non manca mai qualcosa di buono da stuzzicare, abbiamo fatto festa la sera dei Fuochi di Sant'Antonio, oltre ad aver organizzato la serata del "panino di zia Maria"», ha affermato Mauro Bavaro. Uno degli abitanti, vicini di casa di zia Maria è Pino Palmiotto. Ecco cosa ci ha detto in merito alla bellezza dell'ospitalità che zia Maria ha sempre rivolto a parenti e conoscenti.

«L'accoglienza ha sempre contraddistinto le persone che vivono in questa zona di Giovinazzo e tra loro zia Maria; si tratta di persone che si siedono qui fuori e cordialmente salutano chi passa, come una grande famiglia; loro animano questa parte della città che volge al porto e da quando ero bambino ho potuto vedere quanto sono inclusivi e gentili: non si sono mai tirati indietro nell' offrire un bicchiere di acqua, un caffè, un gelato anche a persone che non conoscono perché hanno buon cuore nel Dna», ha spiegato Pino Palmiotto.
A fronte di tutta questa bella serie d'incontri colmi di semplicità, cordialità e accoglienza, non resta che aspettare la stagione estiva 2026 per alimentare questo fuoco pregno d'inclusione e buon cuore.