La presentazione di PrimaVera Alternativa. <span>Foto Gianluca Battista</span>
La presentazione di PrimaVera Alternativa. Foto Gianluca Battista
Politica

La PrimaVera Alternativa a carte scoperte

Ieri sera presentazione del nuovo soggetto politico-culturale nell'atrio dell'IVE

«Non bisogna governare dal Palazzo. Bisogna governare insieme».

Le parole sono quelle più significative con cui Guglielmo Minervini, capogruppo in Regione di Noi a Sinistra per la Puglia, ha benedetto la nascita di PrimaVera Alternativa, l'associazione culturale e politica presentata ieri sera nell'atrio dell'Istituto Vittorio Emanuele II.

A moderare la serata una firma prestigiosa del giornalismo giovinazzese e pugliese, quel Michele Marolla che ha, per sua stessa ammissione, deciso di «mettersi in gioco dopo aver a lungo raccontato la politica». Con lui il presidente, Girolamo Capurso, Savino Labianca in rappresentanza di LED e la professoressa Rosanna Salvemini.

Per Girolamo Capurso «nella città di Giovinazzo si è sviluppato un modello ipocrita di concepire la politica, con una facciata pubblica finta ed un distacco reale dai problemi della gente». Per lui è importante partire da un concetto: «È impossibile continuare a raccontare favole alle persone e per questo bisogna partire con un'azione che metta al centro fatti concreti. Per questo noi non siamo "contro" qualcuno - ha evidenziato -, ma siamo a favore della cittadinanza. Siamo per una politica che metta al centro l'idea di "amare una comunità" partendo dal quotidiano. Per questo - ha chiosato - intendiamo questa come una missione, da portare avanti come impegno e con spirito di carità».

Principi cristiani e cattolici condivisi dai tanti esponenti dell'Osservatorio per la Legalità e per il Bene Comune presente nell'atrio dell'IVE. Tra le idee presenti in una sorta di manifesto programmatico preliminare di questo nuovo soggetto che presto diverrà lista civica, un posto privilegiato, filo conduttore della serata, lo meritano i giovani, degnamente rappresentati da Savino Labianca del Laboratorio di Energie Democratiche.

Labianca ha ribadito come il suo impegno sia quello di tutto un gruppo di lavoro che ha creduto in questo progetto. Un progetto che a suo avviso deve creare gli stessi presupposti aggregativi che furono all'origine della nascita di LED, un gruppo di ragazzi che vuol sentirsi «pienamente coinvolto». Non ha avuto paura di «metterci la faccia», come da lui stesso ricordato, ribadendo un impegno costante a difesa dell'ambiente (tema caro alla sua associazione, ndr) e per la creazione di nuovi spazi proprio destinati ai più giovani.

Prima di essere vittima di un lieve malore, la prof.ssa Rosanna Salvemini ha poi ricordato come questo progetto nasca dalla voglia di legalità, partendo da un costante «lavoro di approfondimento e di ricerca su tutte le tematiche cittadine cardine».

A portare i saluti e sostanzialmente la benedizione dell'Osservatorio per la Legalità e per il Bene Comune ci ha infine pensato Vincenzo Castrignano, coordinatore dello stesso, il quale ha ripercorso brevemente la nascita dell'organismo fino a spiegare perché questo progetto sia così interessante. Un progetto, giusto ricordarlo, che vedrà l'appoggio di Sinistra Italiana, rappresentata dal Segretario cittadino di SEL, Nando Depalo.

Ieri sera c'era aria di partecipazione presso l'Istituto Vittorio Emanuele II. Aria di opposizione a questa Amministrazione, nel segno del rinnovamento. Un rinnovamento che la politica di centro-sinistra, quella sganciata dai grossi partiti tradizionali, pare davvero stia operando. Entusiasmo, giovani capaci e voglia di mettersi in gioco sembrano essere le tre possibili armi vincenti per questo nuovo soggetto politico.

Per ora, di certo, c'è che PrimaVera Alternativa ieri sera ha riunito tante anime della sinistra giovinazzese come non si vedeva da tempo. Un dato su cui osservatori esterni, addetti ai lavori e politici dovranno riflettere.
  • PrimaVera Alternativa
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