Giovinazzo, Milano non è più il diesse

L'addio in un messaggio apparso su Facebook: «Città splendida, ma disinteresse totale dell'Amministrazione»

sabato 23 luglio 2016
A cura di Nicola Miccione
La notizia era nell'aria ed è arrivata l'ufficializzazione nelle ultime ore. Il Giovinazzo e il direttore sportivo Marco Milano si dicono addio dopo un campionato di Promozione che ha sancito la retrocessione della squadra allenata da Gianni De Bellis.

L'ex diesse di Virtus Bitritto e Corato ha affidato alla propria pagina Facebook il suo messaggio di commiato alla città e alla tifoseria di Giovinazzo argomentando il suo addio più che con i risultati sportivi con il disinteresse manifestato dalla cittadinanza e dall'Amministrazione locale.

Ecco le parole di Marco Milano: «Come per tutte le storie, tutto ha un inizio, ma inevitabilmente anche una fine. Dopo due annate e due lunghissime e tribolate stagioni calcistiche, termina qui la mia avventura giovinazzese. Purtroppo con il disinteresse totale della cittadinanza e dell'Amministrazione comunale risulta davvero impossibile fare calcio a buoni livelli.

Dispiace che, ancor oggi nel 2016, i giocatori della prima squadra, ma anche i tantissimi ragazzi del settore giovanile, debbano fare tanti sacrifici in una struttura fatiscente, assolutamente inidonea a fare sport e pericolosa. Senza un campo sportivo adeguato risulta davvero difficile poter programmare un campionato di calcio. Oltre al fatto che la bellissima città di Giovinazzo non merita assolutamente un'agonia così prolungata.

Ci tengo a ringraziare tutti quelli che mi hanno accompagnato in questi due anni: i tanti calciatori passati, tutti i fantastici ragazzi del settore giovanile, i magazzinieri, i dirigenti, gli allenatori avvicendatisi e tutto lo staff tecnico, il presidente Corrado Azzollini per l'opportunità e la fiducia che mi ha concesso, e il nuovo presidente Fiorello Folino Gallo per tutto quello che fa da tanti anni per il calcio giovinazzese.

Un grande in bocca al lupo a Fiorello Folino Gallo per il futuro del club, nella speranza di iniziare finalmente a "raccogliere", attraverso un nuovo stadio, quanto di buono si è seminato in tutti gli anni passati. Grazie a tutti quelli che mi hanno voluto bene in questi due anni, e grazie anche a quelli che non me ne hanno voluto perché mi hanno aiutato a maturare come uomo.

Il mio non è un addio, ma solamente un arrivederci alla splendida città di Giovinazzo, a cui rimango molto legato. Quando verrà finalmente risolta in modo definitivo la questione dell'impianto sportivo Raffaele De Pergola tornerò con molto piacere per provare a fare calcio come si deve. Ad maiora!».