Un'ordinanza per la rimozione della barca bruciata

La Capitaneria di Porto dispone il divieto di navigazione nell'area interessata dal recupero del relitto

mercoledì 8 aprile 2015 02.17
A cura di Giuseppe Dalbis
Nella notte tra lunedì e martedì un nuovo incendio è divampato nel porto di Giovinazzo. Un cabinato a vela ha preso fuoco ed è semi affondato adagiandosi su un fianco. Per capire le cause del rogo sarà importante esaminare il natante che al momento rappresenta anche un ostacolo per le altre imbarcazioni che devono salpare e ormeggiare.

Per questo, dopo il sopralluogo, «ritenuto necessario, ai fini della sicurezza della navigazione e portuale nonché al fine di salvaguardare l'incolumità delle persone e delle cose, precludere l'ancoraggio, la navigazione nello specchio acqueo antistante il pontile galleggiante del Centro Velico posizionato in ambito del bacino portuale del Comune di Giovinazzo», il Capitano di Fregata Flavio Stefano Lagrasta, al vertice del Compartimento Marittimo e comandante del porto di Molfetta, ha firmato l'ordinanza n. 10.

In essa si legge che «sino al termine delle operazioni di rimozione, nello specchio acqueo antistante il pontile galleggiante dell'associazione sportiva Centro Velico all'interno del bacino portuale di Giovinazzo, per una profondità di 10 metri dalla parte terminale del pontile in questione, è vietata la navigazione, l'ancoraggio di qualsiasi tipo di unità navale in genere ed ogni altra attività di superficie o subacquea connessa con gli usi del mare».

I contravventori incorreranno nelle sanzioni previste dal Codice della Navigazione, salvo che il fatto non costituisca diverso o più grave reato o illecito amministrativo.