«Tommaso Depalma Re Mida al contrario»

Le considerazioni di Luigi Beltempo, portavoce del Comitato per la Salute Pubblica

lunedì 22 febbraio 2016 14.52
Tommaso Depalma, ancora Tommaso Depalma, sempre Tommaso Depalma.

Il primo cittadino è sempre nelle mire delle opposizioni e di alcuni organismi che non ne amano la conduzione amministrativa. Accade anche con il Comitato per la Salute Pubblica, il cui portavoce, Luigi "Gino" Beltempo, ci ha scritto per sottolineare alcune, a suo dire, incongruenze di Palazzo di Città. E lo ha fatto, cosa rara di questi tempi, avendo il coraggio di firmarsi. Sembra scontato, ma spesso ci siamo trovati di fronte anche a uomini politici che si nascondevano dietro un partito, una sigla o un gruppo.

Depalma, secondo Beltempo, «non è proprio fortunato. È come un novello re Mida, ma al contrario: riesce, con il suo tocco, a trasformare ciò che è d'oro in rottame. Già l'esordio sulla questione discarica - precisa nella nota - fu per lei (scrive rivolgendosi direttamente al Sindaco, ndr) a dir poco infelice; per fortuna, in quel caso, la protesta cittadina prima, e l'ARPA dopo, le impedirono di portare a compimento uno scellerato progetto di sovralzo dei tre lotti, salvandola (forse) così da guai (anche giudiziari) ancora più seri».

«Sulla questione bonifica area ex-AFP (in foto una fase dei lavori, ndr), per la quale avrebbe dovuto semplicemente mettere a frutto quanto costruito dalla precedente amministrazione Natalicchio - è il parere dello scrivente -, ha rischiato più volte di inciampare, finanziando prima uno studio di progettazione, costato chissà quanto e presentato in pompa magna in sala san Felice, rivelatosi del tutto inutile poiché la Regione aveva "imposto" semplicemente di rimuovere la loppa accumulata sulla lama Castello; pasticciando poi sulla gara per l'attribuzione dei lavori, risoltasi fortunatamente con un semplice aggravio di spese per appianare un ricorso avanzato dalla ditta poi risultata vincitrice. Ciò che ora intende fare di quell'area resta ancora per tutti un mistero».

Per Beltempo anche sui lavori al campo De Pergola ci sarebbe da dire, tanto da definirlo testualmente un «campo di patate». Un'altra stoccata arriva in relazione al Piano delle Coste: «È stato fra i primi in regione ad aderire - si legge nella missiva ancora una volta rivolta direttamente a Depalma- . Peccato, però, che la sua stessa maggioranza, subito dopo aver condiviso il piano, ne ha immediatamente preso le distanze ritenendolo inapplicabile al contesto economico-territoriale giovinazzese».

Sconti non se ne fanno nemmeno sul cantiere di via Marina, dove l'Amministrazione l'ha spuntata con la Soprintendenza ma, secondo il portavoce del Comitato, «è stato costretto a rivedere il progetto originario. Il risultato è che, dopo tre anni di transenne, è dovuto ritornare alla soluzione minimale di intervento sulle sole balaustre. Nel frattempo però ha buttato all'aria soldi per progettazione, scavi, perizie archeologiche e assistenza legale per un ricorso al TAR, per un importo totale di circa 60.000 euro, ed esposto il Comune al rischio di forti risarcimenti alla ditta vincitrice dell'appalto».

Dopo aver battuto sui cantieri di Levante e Ponente, su cui è stato scritto e detto di tutto, Beltempo punta il dito contro la ciclovia per Santo Spirito: «La ciclovia sulla Giovinazzo-Santo Spirito è riuscito caparbiamente a realizzarla - è scritto nella missiva -. Con il risultato, però, di aver guadagnato una pista ciclabile, ma perso un'importante via di collegamento con Bari e paesi limitrofi, ancora molto frequentata da autoveicoli e autobus di linea (inutile ricordarle che gli autisti, ad ogni occasione, non esitano a ringraziarla "sentitamente"). Per non parlare poi dei rischi accresciuti per l'incolumità di chi quella strada è costretto a frequentarla quotidianamente».

Per uno degli uomini di punta del Comitato per la Salute Pubblica, quindi, questa Amministrazione si sarebbe distinta per la voglia di affossare quanto programmato precedentemente. Ed a questo proposito, la chiosa è eloquente: «Sempre sul principio di "discontinuità con il passato", fin dall'inizio del suo mandato ha pensato bene di sostituire l'impianto difensivo della precedente amministrazione per la zona D1.1, che cercava di confutare la tesi di lottizzazione abusiva [...], con uno nuovo [...] che, al contrario, la linea della lottizzazione abusiva l'ha sostenuta fermamente, con il Comune costituitosi parte civile».

«Il risultato - è la sintesi estrema - è di aver favorito una sentenza che ha buttato quel quartiere in un ginepraio da cui sarà difficile uscire e che espone il Comune alla bancarotta finanziaria per far fronte agli inevitabili ricorsi dei lottizzanti (in ciò da voi tessi incoraggiati). Oggi, nel tentativo disperato di trovare possibili soluzioni, chiede lumi ad un altro professionista (proprio dello staff buttato fuori a calci). Da restare allibiti».

Insomma, Depalma sarebbe per Beltempo un Re Mida al contrario, che riesce a non sfruttare nemmeno l'oro lasciatogli in eredità. Al Sindaco, come sempre, la possibilità di rispondere attraverso il nostro portale se lo ritenesse opportuno.

Di certo c'è che Giovinazzo appare ormai divisa in due blocchi: i depalmiani, contenti della forza propositiva del Sindaco, e gli anti-depalmiani, che sostengono con forza la tesi secondo cui il primo cittadino e la sua squadra sarebbero stati dannosi per la città. Quanto al Comitato per la Salute Pubblica, voci interne ci hanno fatto sapere che non dovrebbe esprimere una lista alle prossime elezioni amministrative, tirandosi fuori dalla contesa. Almeno per ora.