Sinistra Italiana Giovinazzo: «Dall'amministrazione in crisi fumo negli occhi e diversivi»

Una nota della segreteria cittadina sul diverbio in Consiglio comunale tra sindaco e consigliere Camporeale e sulle dimissioni di Giangregorio

giovedì 4 dicembre 2025 13.44
A cura di La Redazione
Riceviamo e pubblichiamo la nota integrale della segreteria di Sinistra Italiana Giovinazzo sulla vicenda del diverbio in consiglio comunale (e gravi accuse reciproche) tra il sindaco Michele Sollecito e l'esponente PD, Gianni Camporeale, da molti indicato come possibile candidato primo cittadino per il centrosinistra alle amministrative del 2027.
Questa la posizione di Sinistra Italiana che vi proponiamo.


«C'è una dinamica antica quanto il mondo: quando il potente è messo di fronte a un tema scomodo, devia la scena. Shakespeare la raccontava, Machiavelli la analizzava, Brecht la smascherava. È la strategia del diversivo: invece di rispondere a una delegittimazione politica, si apre un'altra porta e si attacca l'avversario.
È esattamente ciò che sta accadendo a Giovinazzo. Negli ultimi giorni l'amministrazione Sollecito ha inscenato un'operazione di puro fumo negli occhi: un tema ingigantito ad arte, trasformato in "questione nevralgica" soltanto per distogliere l'attenzione da verità ben più scomode che attraversano la sua maggioranza. Vicende note dal 2017 — ovvero gli affitti non pagati dal PD — vengono riesumate oggi come clave politiche, condite da illazioni personali che piacciono tanto ai Sollecito boys.
Ma i cittadini non sono ingenui: il polverone serve solo a coprire una maggioranza nel caos, che da mesi mostra crepe profonde. Lo abbiamo visto durante l'ultimo consiglio comunale, trasformato dal sindaco in una vera e propria caciara per evitare di affrontare un fatto politico evidente: la nascita di un nuovo gruppo consiliare e il malessere del consigliere Giangregorio, che avrebbe deciso di passare all'opposizione… salvo poi dimettersi. Una scelta, a nostro avviso, poco libera e perfettamente coerente con il metodo di questa amministrazione: il dissenso non si ascolta, si elimina.
E mentre si parlava di violenza di genere, in aula — presieduta, ironia della sorte, da una donna — prendeva vita una delle risse verbali peggiori della storia di Giovinazzo, ignorando persino la sospensione decretata dalla presidente, tra offese, urla e atteggiamenti aggressivi.
E cosa fa il sindaco? Approfitta del caos per infilare, davanti alle telecamere, un paio di micce tenute in tasca da tempo: accuse pretestuose, estranee all'ordine del giorno, perfette per inaugurare l'ennesima campagna elettorale che si prospetta violentissima. Altro che "centri antiviolenza", altro che force tranquille…!
Rimane la vergogna. Vergogna per un attacco disgustoso a Gianni Camporeale, a cui va la nostra solidarietà, sul piano personale e professionale. Le accuse e le illazioni sul suo lavoro sono da voltastomaco. Vergogna per amministratori incapaci di distinguere un problema politico da un pettegolezzo da bar, pronti a usare le istituzioni per piccole vendette private. Vergogna per un governo cittadino paralizzato dal dualismo Sollecito–Tom, impegnato più a combattersi al proprio interno che a risolvere i problemi reali di Giovinazzo.
Ma, per citare correttamente Marx, "Non per vergogna si fanno le rivoluzioni (…) la vergogna è già una rivoluzione".
E visto che a Sollecito piacciono molto le citazioni, gliene proponiamo un'altra, di un altro straordinario intellettuale comunista italiano: Antonio Gramsci, che definisce rivoluzionaria la verità. Ed è proprio la verità che spaventa la maggioranza e che vogliono nascondere: le recenti dinamiche — compresa la campagna regionale andata male a Tom — dimostrano che la città vuole cambiare e riconosce nel centrosinistra unito un'alternativa possibile.
Sollecito metta immediatamente fine a questa ignobile pantomima e torni a occuparsi dei veri problemi che affliggono la nostra comunità, come una Tari ormai insostenibile e i furti in continuo aumento.
Nel frattempo, un appello ai partiti di opposizione e ai tanti concittadini che alle regionali hanno votato per il centrosinistra: impegniamoci insieme affinché Giovinazzo possa liberarsi di questo modo di governare e tornare protagonista del proprio futuro. Impegniamoci per riportare la città al voto, per permettere ai cittadini di scegliere con chiarezza chi debba guidare davvero questa comunità».