Regionali 2015, tutte le verità di Depalma

Il primo cittadino si schiera con l'ex Prefetto Antonio Nunziante

lunedì 20 aprile 2015 03.16
A cura di Gianluca Battista
La visita di Michele Emiliano, candidato Presidente della Regione Puglia per il centro-sinistra, invitato dal movimento Giovinazzo Città del Sole, oggi in maggioranza a Palazzo di Città, aveva sin da subito diviso l'opinione pubblica. Da più parti era stata chiesta chiarezza e noi abbiamo preso la palla al balzo. Troppo ghiotta l'occasione per farci una chiacchierata col Sindaco e fondatore del movimento, Tommaso Depalma. In questa intervista esclusiva non si è risparmiato, raccontandoci esattamente quali sono i suoi programmi in vista delle Elezioni Regionali 2015. Ecco cosa ne è venuto fuori.

Sindaco Depalma, in questi anni di sua gestione amministrativa, non è mai entrato nel merito della situazione politica nazionale e regionale e, visto l'approssimarsi dell'importante scadenza elettorale delle Elezioni Regionali di maggio, vorremmo capire quali siano le sue valutazioni e quali le sue scelte sulle questioni di carattere meramente politico e non amministrativo. Da dove cominciamo?

«Dall'inizio, ovvero dalla consapevolezza che la scelta fatta nel 2012 dal sottoscritto e dal suo gruppo, forse è stata lungimirante».

Sì ma se vuole arrivare ai nostri lettori, che in tanti ci chiedono lumi sulla sua posizione, ci deve far capire meglio cosa intende…

«Intendo che da un lato avevo compreso che il centro-destra sarebbe rimasta una torre di babele per diversi anni e che il Partito Democratico giovinazzese (che custodisce il gruzzolo di buona parte dei voti di sinistra) era un società con pochi azionisti, piuttosto che un partito».

Non ci ha risposto ancora, però…

«Quindi la scelta "civica" e dei movimenti era la speranza che vedo rafforzarsi anche in questa competizione in arrivo».

E se dovessimo chiederle un candidato da votare proveniente non da ambienti prettamente politici, lei chi ci indicherebbe?

«Ci sono alcune candidature di spessore. Ne cito una per tutte. Quella dell'ex Prefetto di Bari, dott. Antonio Nunziante, che ha deciso di scendere in campo, non da paracadutato della politica, ma da uomo della società civile. Lui rappresenta la speranza per tanti che non vedono nei partiti il giusto rinnovamento e un nuovo approccio assolutamente necessario visto il momento storico».

Quindi il binomio dai lei scelto alle prossime Elezioni Regionali sarà Michele Emiliano Presidente ed Antonio Nunziante come Consigliere?

«Certamente non sarebbe un voto sprecato. Votare l'ex Prefetto rafforzerebbe il voto di stima e apprezzamento verso la storia di una persona ed in tutta onestà, io per quel che può valere, faccio il tifo per questa sfida coraggiosa, di una persona che ha scelto il consenso popolare in una lista che deve superare lo scoglio del 4%».

Per tirare le somme, lei appoggia una lista civica senza voler essere associato ad una colorazione politica ben precisa. È questo che ci sta dicendo? Tuttavia voterebbe per il centro-sinistra e quindi, da destra e dall'estrema sinistra, avrebbe ragione chi ha attaccato Città del Sole definendola, in questo frangente, un tutt'uno con il Partito Democratico? O si tratta di una favola?

«Per quanto ci riguarda non è una favola, al limite sarebbe un incubo, visto che la gestione del Partito Democratico locale è quanto di più lontano dal nostro modo di fare politica. Credo che Emiliano nell'incontro dell'8 aprile scorso sia stato chiaro. Lui deve costruire una squadra per rilanciare la regione e non la sinistra. Per questo noi tifiamo per le civiche legate all'ex sindaco barese. Anche se devo ammettere che anche nel Partito Democratico, salendo di livello, ho incontrato referenti e persone per bene e in gamba con le quali abbiamo lavorato bene per l'interesse cittadino. Mi riferisco in particolare agli attuali Assessori regionali Giannini e Minervini, entrambi del Partito Democratico, ma entrambi molto vicini ai nostri problemi. Per questo noi appoggeremo Michele Emiliano e personalmente tiferò per il dott. Nunziante, perché sono persone che possono dare una mano a rilanciare le nostre comunità. Persone semplici, concrete e disponibili».

Noi, però, non possiamo non ricordare da dove lei viene e cioè da un percorso iniziato da simpatizzante piuttosto presente di Alleanza Nazionale all'epoca, e comunque di uomo molto vicino al centro-destra. Cosa dirà agli amici di quell'area ed agli elettori, come giustificherà questa scelta di spendersi e votare per il centro-sinistra?

«Gli amici rimangono amici sempre. Parlo del dott. Ruggero Iannone, di Gaetano Depalo e tanti altri, così come ho tanti amici che a Giovinazzo votano (e immagino continueranno a votare) Partito Democratico. L'amicizia è sopra la politica, almeno nella mia scala di valori. Ma tornando al centro-destra, auguro che prima o poi si faccia ordine e personalmente condivido la battaglia di Raffaele Fitto, contro chi non ha capito che la politica non può essere in mano a personaggi da teatro, più vicini ad attori del "Bagaglino" che alle reali esigenze della gente. Serve un centro-destra che torni a far sentire la sua forza, per essere incisivo in tutte le sedi e in tutte i luoghi: vedere questa lotta intestina, non mi rallegra certamente».

Tirando le somme abbiamo compreso che il suo cuore rimane a destra pur votando in questa tornata elettorale per il centro-sinistra. Abbiamo capito bene? Lo sa che è probabile che qualcuno la accusi di incoerenza?

«C'è un libro scritto da Maurizio Gasparri che si chiama "Il cuore a destra" e personalmente non rinnego il mio passato di simpatizzante di Alleanza Nazionale, ma un Amministratore deve considerare anche la ragione e la logica delle cose. Emiliano, Nunziante e altri in questo momento rappresentano un progetto e un'opportunità, per il resto c'è poco di cui discutere. E comunque noi abbiamo voluto far sentire la nostra opinione su questa contesa elettorale, ma su base locale rimaniamo indipendenti e continueremo a lavorare con chiunque voglia costruire, piuttosto che fare inutili chiacchiere. A tal riguardo permettetemi di ringraziare alcuni aderenti del Movimento 5 Stelle, che spesso vengono a trovarci per farci delle proposte, per confrontarci su leggi che i loro parlamentari passano alla base e per mettere in campo iniziative di interesse comune. Certe volte riusciamo a portare a termine loro intuizioni o richieste, altre no, ma rimane il rispetto con questi cittadini che senza clamore mettono al nostro servizio le loro aspettative. Penso che quello possa essere un modo giusto per remare tutti nella stessa direzione. Separando i momenti elettorali, dove ognuno sceglie la sua squadra, da quelli ordinari, dove tutti dovremmo remare verso obiettivi comuni, per creare nuove opportunità per la città».