Rassegna di Aretè Ensemble a Giovinazzo, dopo il "The Curry Room" è la volta del mandolino
Appuntamento fissato per domani sera sul sagrato della chiesta dello Spirito Santo
sabato 2 agosto 2025
Di sicuro "The Curry Room" - un incontro tra i vicoli, tra humor zen e musiche dal mondo - ha saputo piacevolmente intrattenere il pubblico giunto in piazza Duomo, nella serata dello scorso 30 luglio. Ideato e organizzato dall'associazione culturale Aretè Ensemble, lo spettacolo, gratuito, incluso in "Estate Giovinazzo 2025", ricco cartellone di eventi estivi patrocinato dalla città di Giovinazzo, ha portato originalità e simpatica ironia condivisa tra la gente lì attenta ad assistere.
Gli attori e ideatori dell'iniziativa Saba Salvemini e Annika Strohm, lì in scena, hanno proposto un incontro che ha spaziato tra musiche e racconti recitati con espressività e mimica facciale ben proposti.
Abbiamo chiesto ai due bravi attori cosa c'è di particolare nell'iniziativa culturale "The Curry Room". Questo è il loro pensiero: «Abbiamo raccontato un po' di tutto, quello che capita nel mondo anche in riferimento alle varie culture; sostanzialmente si è trattato di un insieme di storielle tipo "curry" che vuol dire tante spezie messe insieme».
Lo spettacolo, infatti, ha proposto tante storielle messe insieme che provengono da tutto il mondo, che illustrano culture, religioni e tradizioni diverse e che sono delle freddure esistenziali. All'inizio non ride mai nessuno; alla fine della prima storiella c'è silenzio, poi man mano che il racconto entra nel vivo e si avvicina la sua conclusione, arrivano le risate, perché si entra nel cuore dell'antifona che la storia racchiude in sé.
«In scena accanto a noi un musicista molto bravo, Michele Biancofiore, che ha proposto stacchetti musicali in stile "manouche"» ha affermato Saba Salvemini.
Il programma proseguirà domani, 3 agosto, con una serata in cui sarà di scena un mandolinista. L'idea è quella di proporre musica e recitazione insieme. «Prendiamo la cosa alla leggera narrando dell'esistenza un po' folle di questi umani che fanno casini micidiali su questa terra da migliaia di anni. Cose originali per riflettere e pensare, però ridendo, perché ogni tanto serve un po' di leggerezza» hanno concluso gli attori di Aretè Ensemble.
Testi sagaci e ironici sono stati intervallati da brani intrisi di gypsy jazz, swing e blues dal suono morbido, caldo e ritmico, lì a rievocare atmosfere indietro nel tempo sempre piacevoli da ascoltare con un tocco di bellezza data dallo scenario del nostro splendido centro storico.
Il programma della rassegna di Aretè Ensemble sarà il seguente:
Gli attori e ideatori dell'iniziativa Saba Salvemini e Annika Strohm, lì in scena, hanno proposto un incontro che ha spaziato tra musiche e racconti recitati con espressività e mimica facciale ben proposti.
Abbiamo chiesto ai due bravi attori cosa c'è di particolare nell'iniziativa culturale "The Curry Room". Questo è il loro pensiero: «Abbiamo raccontato un po' di tutto, quello che capita nel mondo anche in riferimento alle varie culture; sostanzialmente si è trattato di un insieme di storielle tipo "curry" che vuol dire tante spezie messe insieme».
Lo spettacolo, infatti, ha proposto tante storielle messe insieme che provengono da tutto il mondo, che illustrano culture, religioni e tradizioni diverse e che sono delle freddure esistenziali. All'inizio non ride mai nessuno; alla fine della prima storiella c'è silenzio, poi man mano che il racconto entra nel vivo e si avvicina la sua conclusione, arrivano le risate, perché si entra nel cuore dell'antifona che la storia racchiude in sé.
«In scena accanto a noi un musicista molto bravo, Michele Biancofiore, che ha proposto stacchetti musicali in stile "manouche"» ha affermato Saba Salvemini.
Il programma proseguirà domani, 3 agosto, con una serata in cui sarà di scena un mandolinista. L'idea è quella di proporre musica e recitazione insieme. «Prendiamo la cosa alla leggera narrando dell'esistenza un po' folle di questi umani che fanno casini micidiali su questa terra da migliaia di anni. Cose originali per riflettere e pensare, però ridendo, perché ogni tanto serve un po' di leggerezza» hanno concluso gli attori di Aretè Ensemble.
Testi sagaci e ironici sono stati intervallati da brani intrisi di gypsy jazz, swing e blues dal suono morbido, caldo e ritmico, lì a rievocare atmosfere indietro nel tempo sempre piacevoli da ascoltare con un tocco di bellezza data dallo scenario del nostro splendido centro storico.
Il programma della rassegna di Aretè Ensemble sarà il seguente:
- 3 agosto: chiesa dello Spirito Santo (sagrato), ore 20:00, spettacolo;
- 6 agosto: corte De Ritis, ore 20:00, spettacolo;
- 7 settembre: piazza Benedettine, ore 20:00, spettacolo; dalle 18:00 alle 22:00 visite all'Insula Monastica a cura dei volontari del Fai del Nord Barese.