Nicola Giotti eletto presidente del gruppo pasticceri di Confartigianato Puglia

«Occorre investire su un migliore e più stretto collegamento tra formazione e lavoro»

sabato 24 ottobre 2020
A cura di Vito Troilo
Il consiglio direttivo dei pasticceri di Confartigianato Puglia ha eletto alla presidenza del gruppo il giovinazzese Nicola Giotti.

45 anni, titolare dell'omonima pasticceria ed erede di una dinastia di che perdura da ben tre generazioni e oltre 70 anni, Giotti è un volto noto nel settore, che ha conquistato le prime pagine di numerose riviste specializzate in virtù delle sue creazioni dolciarie oltre che delle indubbie capacità di innovatore e artista. È rinomata, ad esempio, la tecnica di decorazione denominata "aerografia indiretta speculare lucida", cui Chiriotti Editori ha dedicato un volume monografico e con cui ha realizzato uova e altre opere di cioccolato di grande valore dedicate a personaggi dello spettacolo e personalità pubbliche.

L'imprenditore coltiva da anni l'impegno associativi insieme ad altri colleghi con l'obiettivo comune di incrementare la visibilità e la crescita della pasticceria pugliese di qualità.

«Sono onorato di questo incarico: è per me una grande responsabilità ma anche un grande orgoglio essere stato eletto presidente regionale del gruppo di mestiere dolciario di Confartigianato» ha commentato Nicola Giotti. «Assieme all'amico vicepresidente Giuseppe Zippo (titolare della pasticceria "Le mille voglie"di Specchia) e ai gruppi dirigenti territoriali condividiamo la volontà di supportare e rilanciare un settore che, rispetto ad altri del comparto alimentare, è stato incomprensibilmente penalizzato dalle restrizioni per il contrasto alla diffusione del Coronavirus»

Per il nuovo presidente «occorre investire su un migliore e più stretto collegamento tra formazione e lavoro. La collaborazione con gli istituti alberghieri del territorio è buona, ma decisamente migliorabile in alcune aree della regione. Spesso ci si avvicina a questa professione per un fatto di passione: dobbiamo far capire ai più giovani che, al di là dei sacrificie delle difficoltà, il lavoro in pasticceria può davvero rappresentare un percorso di vita su cui puntare. Non solo alternanza scuola-lavoro, ma anche apprendistato di primo livello e botteghe-scuola: sono questi alcuni degli strumenti su cui stiamo ragionando con le strutture associative e rispetto a cui dobbiamo creare occasioni di relazione sul territorio».

Fondamentale, per Giotti, è il recupero della tradizione dolciaria italiana e pugliese: «Da alcuni anni, ormai, assistiamo a una sorta di "francesizzazione" delle produzioni. Per un‟assurda moda, dalle vetrine delle pasticcerie locali stanno via via scomparendo i dolci e i prodotti della nostra tradizione, che non hanno nulla da invidiare rispetto a quelli delle ricette transalpine, anzi. Dobbiamo investire, come settore, in un'operazione culturale di tutela e sviluppo di ciò che appartiene alla nostra storia ma che può rappresentare, senza alcun dubbio, la base su cui fondare anche il nostro futuro» ha concluso.