Lavoro per disabili: Vincenzo Ignomiriello la pensa così

Grazie all'Anffas Giovinazzo tante le storie di riscatto sociale

domenica 27 marzo 2022
A cura di Marzia Morva
"Il lavoro nobilita l'uomo", recita così un antico detto, sempre attuale nel suo significato.
E sì perché il lavoro rende la persona autonoma economicamente, rafforza il senso di responsabilità e di impegno, fa sentire attivi e utili oltre che protagonisti di un ruolo nella società. E proprio dell'importanza del lavoro vogliamo parlare, soffermando l'attenzione all'importanza del lavoro per le persone con disabilità. "Inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità", affinché non si tratti solo di parole, ma di effettiva attuabilità di questo principio e diritto sancito dalla Costituzione Italiana e dalla normativa rivolta al mondo della disabilità in modo particolare dalla legge n.68/99. Questa legge vuol favorire l'inclusione lavorativa delle persone con disabilità che possano essere avviate a una determinata attività di lavoro che permetta loro di unire le personali capacità e inclinazioni alle tipologie di mansioni da dover svolgere. In questo modo, grazie a questa legge, si potrà valorizzare anche attraverso forme di sostegno adeguate, «l'efficienza del lavoratore, garantendo dignità alla sua prestazione lavorativa, perché inseriti nel posto più adatto alle loro capacità oltre che nel rispetto delle relazioni interpersonali sul luogo di lavoro». Abbiamo accolto con piacere un pensiero che ci è stato inviato da un ragazzo a noi caro, Vincenzo Ignomiriello, ragazzo affetto da sindrome di Down, iscritto all'Associazione Anffas di Giovinazzo che ci ha detto la sua sull'argomento.

IL PENSIERO DI VINCENZO IGNOMIRIELLO

Ecco cosa ha scritto Vincenzo in merito all'importanza del lavoro per le persone con disabilità. «Mi piacerebbe parlare un po' del tema della disabilità perché vorrei far capire a tutte le persone che questo termine "disabilità" non è una parola diffusa, non è comunemente usata. A me, la disabilità non fa per niente paura, io la vivo ogni giorno e cosa più importante, mi sento uguale a tutti gli altri. Questa cosa vale anche per gli altri disabili come me che vivono la mia stessa situazione. Mi rivolgo a tutta la comunità di persone disabili e dico loro di non arrendersi mai! Davanti ad ogni ostacolo che incontriamo dobbiamo lottare con tutte le forze che abbiamo, ma soprattutto avere un cuore grande, e cosi noi possiamo vivere in serenità e armonia con tutti. Il lavoro per i disabili è l'argomento centrale di questo mio pensiero e di queste righe e voglio dire che lavorare è essenziale per far si che ci faccia sentire integrati nella comunità. Il lavoro per me è un mezzo di inclusione sociale e questo è molto importante non solo per la nostra vita ma per la vita di tutta la società. Siamo tutti unici e questa diversità ci rende speciali, ma allo stesso tempo non chiediamo grandi cose, a volte ci entusiasma vivere una vita semplice e tranquilla. Concludo dicendo che noi chiediamo più possibilità, più opportunità, più agevolazioni e meno ostacoli. Ricordatevi che un giorno saremo ricompensati non per le nostre brutte azioni ma per i gesti d'amore che abbiamo compiuto durante la nostra esistenza. Abbiamo bisogno di ricevere tanto amore per essere capiti e di donare amore agli altri».
Vincenzo Ignomiriello ha svolto attività di collaborazione presso l'ufficio dell'URP situato nel Comune di Giovinazzo e abbiamo pensato di chiedere un pensiero ad Arcangelo Minenna che svolge il ruolo di Coordinatore dell'attività del suddetto ufficio.

ARCANGELO MINENNA- Coordinatore URP

«Nell'arco degli otto anni dall'apertura dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico abbiamo avuto la fortuna di collaborare con quattro persone con disabilità: Antonella, Giulia, Giusyanna e Vincenzo. Gli stessi hanno sempre dimostrato grande disponibilità e serietà nei compiti che venivano loro assegnati. Inizialmente la loro presenza all'interno del nostro ufficio era contemporanea, poi causa Covid, ciascuno ha dovuto alternarsi per un periodo di sei mesi. Personalmente ritengo la loro presenza un valore aggiunto per il nostro ufficio e mi auguro che la loro collaborazione continui nel tempo».

Le riflessioni sull'argomento contenuto in questo articolo sono state affidate a Michele Lasorsa, presidente dell'Associazione Anffas-sede di Giovinazzo.

IL PRESIDENTE MICHELE LASORSA

«Non dovrebbe esserci la discriminazione nel mondo del lavoro tra persone normodotate e persone con disabilità, però "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare", recita un antico proverbio che insegna e ci fa riflettere. In Italia abbiamo leggi che tutelano il mondo della disabilità in tutti i suoi aspetti: scuola, tempo libero, lavoro, prevenzione, sport ed inclusione sociale. Il lavoro è molto importante e fa sentire le persone con disabilità soddisfatte, autonome perché guadagnano qualcosa utile per le loro esigenze. Naturalmente, ogni tipologia di disabilità può inserirsi in un contesto lavorativo adeguato alle capacità e alle abilità personali di ciascuno. Ecco che ci sarebbe da fare un distinguo in relazione alla differenziazione delle disabilità: neurosensoriali, intellettive e / o relazionali e invalidità motorie. Ognuno deve essere impegnato lavorativamente nel rispetto delle proprie abitudini e abilità».
Il presidente Michele Lasorsa, il grande papà dell'Anffas, uomo determinato e dedito con grande affetto e attenzione ai suoi ragazzi, ha dato un suo pensiero sulla lettera inviataci da Vincenzo Ignomiriello.
«Il pensiero di Vincenzo mi trasmette fiducia nel futuro perché sperare veramente che la società diventi migliore, ci da l'idea di un mondo perfetto, direi paradisiaco. Il nostro caro Vincenzo si rivolge a quel mondo di disabilità che la società deve includere e supportare per far sì che si crei una vita il più possibile serena e vivibile. Mi auguro che per tutte le persone con disabilità, persone speciali per noi, ci sia il futuro che meritano nel rispetto del loro "essere speciali"».