La guerra alle auto non risparmia il centro storico

Le riflessioni di Enrico Tedeschi sul risentimento dei residenti e sulle ultime scelte ai danni della loro qualità della vita

giovedì 25 luglio 2019 10.31
A cura di Enrico Tedeschi
Sgombero totale di tutte le auto dal Centro Storico per ripitturare e ben delimitare le aree destinate al parcheggio delle auto con autorizzazione T–S (Transito e Sosta) e T (solo Transito) nella monitorata ZTL e "fiore all'occhiello della Città". Da questo martedì, dunque, stop al disordine di auto ammassate le une alle altre, ma anche chiaro avvertimento a chiunque venga beccato a trasgredire, sia pur nella necessità di dover conciliare alla meglio le esigenze (o le emergenze) di una vita più o meno normale con il «privilegio» di abitare in questa invidiata "bombonìr". A dimostrarlo anche le inedite linee bianche di demarcazione affiancate ai marciapiedi. Un'operazione di remake apparentemente indolore visto che, perlomeno sulla carta, la perdita accusata si limiterebbe al massimo ad uno, due posti auto rispetto all'ultimo riordino della segnaletica orizzontale. Questo volendo cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno. In realtà le cose non stanno così, considerando che non tutti posseggono una utilitaria di piccole dimensioni e, dunque, anche il geniale escamotage di una pitturazione a "pellicola senza frame" di molti parcheggi non riesce a nascondere, neppur volendolo, la magagna di poter vantare un numero di posti diverso da quelli realmente fruibili dalle auto. E tutto ciò in una situazione già drammatica per i tanti residenti – o forse sarebbe meglio definirli "resistenti" del borgo antico – che, a fronte dei 319 permessi T-S concessi in totale, vedono passare gli spazi a disposizione, dagli 83 di prima, a solo 76 o 82 posti nominali per la sosta delle loro auto (una per nucleo familiare).

Ma cosa ancor più grave, a nostro avviso, è pure la concessione di questo diritto alla sosta, da quest'anno, anche a forse addirittura una quindicina di ristoratori che hanno qui i loro esercizi. Tirando perciò tutte le dovute somme, sono poco più di 60, oggi, i posti auto effettivamente a disposizione della non certo scarsa, oltre che eterogenea, popolazione residente nel Centro Storico. E senza alternative di nessun tipo, dal momento che la chimera del promesso parcheggio su via Fossato è rimasta ancora tale e persino la soluzione di trovare un "buco" dove lasciare il proprio mezzo, sia pur lontano da casa, è divenuta anch'essa un'impresa. Né, in base al famoso "principio dei vasi comunicanti", poteva essere diversamente, se solo si pensa che alla già grave insufficienza generale di parcheggi si è appena aggiunta, or ora, anche la perdita di altri 160 posti auto per la tanto vitale Greenway, che dovrebbe contribuire non poco a rilanciare l'appeal di Giovinazzo. Questo almeno nella illuminata «vision» di chi ci amministra in piena sinergia con una Regione che, con un proluvio di fondi (e i mirabolanti progetti all'orizzonte annunciati dal sindaco​ in persona) intende trasformare sempre più in smart la nostra bellissima e storica città, anche come modello di mobilità sostenibile. Pensiero evidentemente condiviso anche dalle "opposizioni" in Giunta, comunque già da ieri c'è stato un attento presidio della polizia cittadina nella ZTL e si sono pure verificati un paio di episodi di piccoli diverbi tra residenti, in questa novella ed annunciata "guerra fra poveri", per un diritto di prelazione ad un preziosissimo spazio per il proprio veicolo.

Ne vedremo ancora delle belle sicuramente, ma da adesso in poi sembra davvero che la parola d'ordine degli attuali amministratori sia una ed una sola: stop alle auto e tutti indistintamente a piedi o in sella ad una bici. Con buona pace della vivibilità dei cittadini, dei tanti visitatori persi in nome di un progresso tutto ancora da dimostrare e che, secondo noi, ha solo arrecato danni alla Città e ne ha ritardato il processo di un'offerta turistica destagionalizzata che ne poteva già fare, e da tempo, una delle mete più frequentate di questa Puglia dall'incredibile boom di presenze. Attenendoci all'attualità, di sicuro c'è per ora un diffuso risentimento dei residenti per le troppe criticità - urgenti ed ignorate - del Centro Storico, ma anche e soprattutto per le ultime, a dir poco opinabili, scelte ai danni della loro già abbastanza compromessa qualità della vita. Un'altra protesta, dopo quella per la "Velostazione" in piazza Stallone? Oppure che, in vista per il nostro Sindaco, per il suo prossimo appuntamento con il quartiere più antico ed ammirato della Città?
La guerra alle auto non risparmia il centro storico
La guerra alle auto non risparmia il centro storico