L'IVE ospita il 1° Festival Mediterraneo di Arte Contemporanea

Visitabile da domani fino al 20 agosto

venerdì 11 agosto 2017
A cura di Marzia Morva
Un vero e proprio Festival dedicato all'arte espressa nei suoi svariati linguaggi, stili e tecniche si svolgerà a Giovinazzo dal 12 al 20 agosto nel Chiostro dei Domenicani all'interno dell'Istituto Vittorio Emanuele II.

Il 1°Festival Mediterraneo di Arte Contemporanea indetto dalla Città Metropolitana di Bari con il Patrocinio del Comune di Giovinazzo, in collaborazione con la Fondazione Michele Cea e l'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, approda nella nostra cittadina e saprà affascinare per la ricchezza di opere che spazieranno nel campo della scultura, della pittura, della grafica e della fotografia.

La rassegna, nata sotto la guida del direttore artistico Massimiliano Porro, rimarrà aperta tutti i giorni dalle ore 20.30 alle ore 23.00. Inaugurazione fissata per sabato 12 agosto alle ore 21,00, mentre il finissage è previsto per il 20 agosto alle 22,00.

Gli artisti che si presenteranno all'interno della kermesse con due opere ciascuno sono Maria Addamiano, Michele Agostinelli, Giovanna Alfeo, Luisa Bellini, Valeria Buzilan, Germano Caiano, Antonio Caramia, Angela Catucci, Michele Cea, Maddalena Cicciù, Fabio D'Agostino, Antonio D'Aquino, Gioacchino D'Elia, Rafael Espada, Annamaria Fiore, Fabrizio Gavatorta, Giulio Giancaspro, Nicola Illuzzi, Mirko Lucchini, Giuliana Marchesi, Salvatore Morgante, Vito Antonio Muscatelli, Donato Pace, Luigi Pacifico, Teresa Claudia Pallotta, Michele Paloscia, Elisabetta Piccirillo, Giuseppe Portulano, Milena Quercioli, Vittoria Salati, Grazia Savoia, Giuseppe Sciancalepore, Luciana Trappolino, Matteo Tiozzo, Cetti Tumminia, Vittorio Valente ed Elena Visotto.

L'iniziativa è nata in collaborazione con la Fondazione Michele Cea, intitolata al giovane ed estroso artista di origini giovinazzesi e residente a Milano, prematuramente scomparso due anni fa, del quale abbiamo già avuto occasione di scrivere su GiovinazzoViva.

La Fondazione, a cui si stanno dedicando i genitori Nicola Cea e Lina Bavaro, persegue l'obiettivo di valorizzare il talento e la creatività dei giovani artisti e non solo, mantenendo vivo il ricordo del talento di Michele Cea, a sua volta artista concettuale che entrò a fare parte del movimento del Metateismo, una corrente artistica nuova "che si concentra sull'uomo in quanto individuo e sulle sue capacità ed intuizioni".

«Il 1° Festival Mediterraneo di Arte Contemporanea è l'occasione di un nuovo incontro tra la terra pugliese e le radici lasciate in questi luoghi dalla nascente Fondazione Cea - hanno affermato -. È un modo di ritrovarsi, di guardarsi alle spalle ma anche di guardare al futuro. Una collaborazione con gli artisti che espongono insieme alle opere di Michele, che getta un seme che potrà dare molti e rigogliosi frutti. Un modo per costruire un ponte e mettere in comunicazione personalità e modalità di espressione diverse, provenienti da tutta la penisola: l'arte vera non ha confini e il mare di fronte ad essa trasmette bene la continua meraviglia che può sorgere nel cuore di ognuno».

Il direttore artistico Massimiliano Porro, critico d'arte e docente presso il Liceo Artistico "Bernardino Luini" di Cantù, ha voluto dedicare un suo pensiero a coloro i quali espongono all'interno della rassegna: «L'augurio per tutti gli artisti che partecipano al primo Festival Mediterraneo di Arte Contemporanea - ci ha detto - è che questo possa essere l'inizio di un percorso che unisce già oggi, e che potrà unire in futuro, regioni ed emozioni da ogni parte della penisola. Partendo dalla libertà di espressione, sicuramente sapranno accogliere l'invito e creare nuove dinamiche di comunicazione».

Per l'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, che collabora all'organizzazione dell'evento, abbiamo sentito la vice presidente Angela Di Liso: «Il festival da noi curato, in collaborazione con la Fondazione Cea, ci permetterà di conoscere ed apprezzare circa settanta originalissime opere tra quadri, sculture e fotografie.

Mi auguro - è il suo auspicio - che la collaborazione con la Fondazione Cea possa continuare ad operare in futuro e magari far diventare questo festival itinerante nelle città italiane e perché no, nei Paesi del Mediterraneo».

L'arte contemporanea sarà, grazie a questo Festival, espressività da ammirare in continuo divenire. La ricerca e l'innovazione regneranno sovrane nel Chiostro dell'ex Convento dei Domenicani, unendo una location classica alla sperimentazione di chi, attraverso le sue opere, mostra di sapere vedere "oltre" il tempo e gli spazi.