Il rock è donna
L'energia incontenibile dell'Italian Women Tribute ha caratterizzato la seconda serata di Festival in...Porto
domenica 12 agosto 2018
11.11
Un'onda inarrestabile di energia ed entusiasmo ha travolto ieri sera Piazza Vittorio Emanuele II ed è partita dalle componenti dell'Italian Women Tribute, la formazione tutta al femminile che si è esibita per la seconda serata di Festival in…Porto, la rassegna ideata dagli Amici della Musica e diretta da Michele Castro.
Ad assistere al loro concerto un pubblico foltissimo, anche se timido nel recepire gli stimoli della band, che ha occupato tutti i posti a sedere della platea allestita per l'occasione ed angoli della centralissima piazza. Più di duemila persone hanno risposto alla chiamata "rock" di cinque ragazze che, realizzando un'idea del manager Andy Rox, si fanno portavoci di quel contributo di vitalità che l'universo femminile ha dato attraverso la musica italiana dagli anni '60 in poi.
Con quella stessa vitalità contagiosa, l'IWT ha scaldato i motori della sua macchina del tempo con "Resta in ascolto" di Laura Pausini e "Non è l'inferno" di Emma Marrone, per poi accenderli definitivamente e volare verso "Se telefonando", interpretata da Mina, la più recente "In vacanza da una vita" di Irene Grandi e l'intramontabile "Pensiero Stupendo" di Patty Pravo. Tantissime le canzoni toccate dall'incontrollabile trottola lanciata dalla leader del gruppo, Arianna Ferrari, decisa a coinvolgere tutti con "Non sono una signora" di Loredana Bertè, "Amore disperato" di Nada, "Luce" di Elisa, "Lamette" di Donatella Rettore, "Senza Pietà" di Anna Oxa.
Poi la macchina è andata indietro fino alla poetica "Ti sento" di Antonella Ruggero, all'energica "Dimmi come" di Alexia, alla spensierata "Vivi davvero di Giorgia", all'evergreen "Non voglio mica la luna" di Fiordaliso, prima di passare alla nostalgica "Vuoto a perdere" di Noemi ed alle vigorose "Siamo tutti là fuori" di Dolcenera e "America" di Gianna Nannini.
L'anima rock di alcune tra le migliori artiste italiane è stata esplorata fino in fondo attraverso la voce e l'interpretazione appassionate della Ferrari, accompagnata dalle talentuose Elisa Bernazzani e Laura Besana, alle chitarre elettriche, Sara Marani, al basso, e Viola Fai, alla batteria.
Non solo reinterpretazioni però nello show dell'Italian Women Tribute. Spazio è stato dato anche agli inediti "Il regno dei soli" della frontgirl Arianna Ferrari e "Sally", il brano struggente di Vasco Rossi a cui Andy Rox ed Elisa Bernazzani hanno dato un tocco in più di contemporaneità condensando in un videoclip tematiche attualissime tra cui spicca la violenza sulle donne. Vera missione del gruppo è infatti diffondere la cultura del rispetto del genere femminile attraverso la musica.
«Per i quindici anni di Festival in…Porto volevamo dedicare un'intera serata alle donne – ha affermato a fine serata Vincenzo Depalo, presidente degli Amici della Musica – e lo abbiamo fatto nel migliore dei modi scegliendo l'Italian Women Tribute per questo secondo appuntamento». Un pensiero avvalorato anche dagli interventi dell'Assessore alla Cultura Anna Vacca e dal Sindaco Tommaso Depalma, quest'ultimo convinto che : «Le tribute band hanno la stessa dignità delle originali».
Finale più internazionale con il brano anni '80 "You shook me all night long" degli Ac/Dc, per cercare ancora una volta di convertire la platea a quella carica irrefrenabile ed irresistibile tipica del rock e spegnere definitivamente le luci su una serata che rimarrà negli annali di Festival in…Porto per freschezza ed effervescenza.
Ad assistere al loro concerto un pubblico foltissimo, anche se timido nel recepire gli stimoli della band, che ha occupato tutti i posti a sedere della platea allestita per l'occasione ed angoli della centralissima piazza. Più di duemila persone hanno risposto alla chiamata "rock" di cinque ragazze che, realizzando un'idea del manager Andy Rox, si fanno portavoci di quel contributo di vitalità che l'universo femminile ha dato attraverso la musica italiana dagli anni '60 in poi.
Con quella stessa vitalità contagiosa, l'IWT ha scaldato i motori della sua macchina del tempo con "Resta in ascolto" di Laura Pausini e "Non è l'inferno" di Emma Marrone, per poi accenderli definitivamente e volare verso "Se telefonando", interpretata da Mina, la più recente "In vacanza da una vita" di Irene Grandi e l'intramontabile "Pensiero Stupendo" di Patty Pravo. Tantissime le canzoni toccate dall'incontrollabile trottola lanciata dalla leader del gruppo, Arianna Ferrari, decisa a coinvolgere tutti con "Non sono una signora" di Loredana Bertè, "Amore disperato" di Nada, "Luce" di Elisa, "Lamette" di Donatella Rettore, "Senza Pietà" di Anna Oxa.
Poi la macchina è andata indietro fino alla poetica "Ti sento" di Antonella Ruggero, all'energica "Dimmi come" di Alexia, alla spensierata "Vivi davvero di Giorgia", all'evergreen "Non voglio mica la luna" di Fiordaliso, prima di passare alla nostalgica "Vuoto a perdere" di Noemi ed alle vigorose "Siamo tutti là fuori" di Dolcenera e "America" di Gianna Nannini.
L'anima rock di alcune tra le migliori artiste italiane è stata esplorata fino in fondo attraverso la voce e l'interpretazione appassionate della Ferrari, accompagnata dalle talentuose Elisa Bernazzani e Laura Besana, alle chitarre elettriche, Sara Marani, al basso, e Viola Fai, alla batteria.
Non solo reinterpretazioni però nello show dell'Italian Women Tribute. Spazio è stato dato anche agli inediti "Il regno dei soli" della frontgirl Arianna Ferrari e "Sally", il brano struggente di Vasco Rossi a cui Andy Rox ed Elisa Bernazzani hanno dato un tocco in più di contemporaneità condensando in un videoclip tematiche attualissime tra cui spicca la violenza sulle donne. Vera missione del gruppo è infatti diffondere la cultura del rispetto del genere femminile attraverso la musica.
«Per i quindici anni di Festival in…Porto volevamo dedicare un'intera serata alle donne – ha affermato a fine serata Vincenzo Depalo, presidente degli Amici della Musica – e lo abbiamo fatto nel migliore dei modi scegliendo l'Italian Women Tribute per questo secondo appuntamento». Un pensiero avvalorato anche dagli interventi dell'Assessore alla Cultura Anna Vacca e dal Sindaco Tommaso Depalma, quest'ultimo convinto che : «Le tribute band hanno la stessa dignità delle originali».
Finale più internazionale con il brano anni '80 "You shook me all night long" degli Ac/Dc, per cercare ancora una volta di convertire la platea a quella carica irrefrenabile ed irresistibile tipica del rock e spegnere definitivamente le luci su una serata che rimarrà negli annali di Festival in…Porto per freschezza ed effervescenza.