Il carnevale a Giovinazzo ha il gusto dolce del teatro dei burattini

Ieri sera spettacolo in Sala San Felice ad uso e consumo dei più piccoli

lunedì 24 febbraio 2020
A cura di Marzia Morva
Anche Giovinazzo ha festeggiato la domenica di carnevale, la più importante prima di tuffarsi nell'intenso e mistico periodo quaresimale.

Per il grande piacere dei più piccini, in Sala San Felice è andato in scena lo spettacolo di burattini "Pulcinella e la magia del Carnevale". L'iniziativa è stata promossa dal Teatro Pubblico Pugliese e dall'Assessorato alla Cultura della Città di Giovinazzo guidato da Cristina Piscitelli.

Lo spettacolo, portato in scena dagli attori davvero bravi della compagnia teatrale Il Carro dei Comici, è stato apprezzato ed applaudito da tanti bambini divertiti che hanno seguito la storia divertente con protagonista l'amata maschera napoletana di Pulcinella. Nella Sala San Felice, tra risate di gusto, un bel pubblico composto da piccoli accompagnati dai genitori e dai nonni ha seguito lo spettacolo che ha proposto il simpatico dialogo tra l'icona carnevalesca napoletana e don Pasquale.
Il coinvolgimento dei bambini nel seguire lo spettacolo è stato totale e molto interessante da osservare dall'esterno, una sorta di esperimento sociale ai tempi di internet.

Il fascino dei burattini non tramonterà mai e ieri sera ne abbiamo avuta testimonianza. È una modalità di raccontare una storia, fatta con i personaggi che si muovono sulla scena e che si presentano con espressività vocali originali, che riesce ad incantare il giovanissimo pubblico, non importa di che età.

Dopo lo spettacolo, messo in scena grazie all'abilità di Pantaleo Annese e Francesco Tammacco, quest'ultimo ha vestito i panni di Pantalone, antica maschera veneziana, riproponendo un personaggio della commedia dell'arte italiana che continua a coinvolgere masse di bimbi, unitamente alla bellezza del teatro di figura proprio del teatro dei burattini.
Con la partecipazione divertita dei bambini, affatto passivi, Tammacco ha così raccontato una versione da lui "ri-letta" e rivisitata della celebre favola di Cappuccetto Rosso. La narrazione è risultata piacevole da ascoltare anche per gli adulti presenti, figlia di una presenza scenica notevole.

«Si tratta di spettacoli per tutte le età - hanno affermato i due attori -. In scena abbiamo riportato il meraviglioso Pulcinella che ha seicento anni e che rivive nel burattinaio dell'antichità che proponeva le storie della vita vera. Possiamo con certezza affermare che il teatro di figura sarà sempre seguito con successo dal pubblico di ogni età. Il burattinaio è un animale strano - è stata la l'acuta riflessione a voce alta di Pantaleo Annese - perché ha un'anima a forma di mano».

Un'anima che sa ancora strappare sorrisi e produrre ore spensierate. Oggi, come un tempo.