Festa Patronale, il messaggio di don Benedetto Fiorentino

Il parroco della Concattedrale: «Sia momento di svago e riflessione»

domenica 20 agosto 2017
La Festa Patronale in onore di Maria SS. di Corsignano è un momento di incontro importante per la comunità giovinazzese, che si riunisce nel culto della sua Patrona. Unitamente al folklore, alla tradizione, agli eventi culturali c'è la fede cristiana che unisce il popolo in preghiera.

La preghiera che può essere rivolta verso vari ambiti e accomunare i pensieri in una riflessione allargata, collettiva prima che individuale.

Per questo don Benedetto Fiorentino, parroco della Concattedrale quasi al termine del suo mandato, ha pensato di dedicare a tutta la città e ai giovinazzesi un suo pensiero che vi riportiamo integralmente. E che per voi, cari lettori, sia una giornata di grande gioia e condivisione. (M.M.)

"Festeggiamo la nostra Protettrice S. Maria di Corsignano".

Sia vera espressione della nostra anima toccata e forgiata dall'incontro felice tra l'opera di evangelizzazione e la cultura locale. Abbiamo vissuto la novena contemplando i titoli mariani. "Auxilium critianorum" è uno di essi. "Madre aiutaci"è una delle invocazioni più ricorrenti. Chiedere aiuto è necessità umana quotidiana. Dare aiuto è misura della maturità umana.

Dare un bicchier d'acqua con gentilezza, dare un consiglio con sapienza sono necessari ma non sufficienti. Oggi abbiamo bisogno di archetipi, di persone esemplari. Abbiamo bisogno di politici lungimiranti. Abbiamo bisogno di professionisti preparati. Abbiamo bisogno di persone che mantengono gli impegni assunti. Abbiamo bisogno di madri che siano madri e di padri che siano padri e di genitori che siano tali. Le nuove generazioni hanno bisogno di genitori autentici, orgoglio del proprio ruolo e rispettosi dell'altrui, tanto esemplari da rendere la famiglia luogo di ringraziamento del dono della vita.

Abbiamo bisogno di persone che vivano con coerenza i valori civili e religiosi: che siano stella di orientamento per chi si appresta a scegliere i valori che rendono saldi nella salita della vita . È difficile mantenere gli impegni matrimoniali in questa società liquida pervasa da diffidenza. È bello vedere coppie celebrano il 25° o 50° di matrimonio circondati anche da quattro generazioni. La fedeltà agli impegni assunti è possibile.

Madre, abbiamo bisogno di questi esempi di maturità affettiva, capaci di comandare al cuore.

Madre abbiamo bisogno di persone che vivono gli impegni sociali nella dedizione al bene comune: è sufficiente essere aperti alle reali esigenze delle persone, non chiusi negli egoismi di parte.

Madre abbiamo bisogno di cristiani autentici che siano Vangelo vivo: non per alchimie pastorali ma per ammirazione si diffonde il Vangelo.

Madre, aiuto dei cristiani, sprona i tuoi protetti ad essere torre salda nella tempesta della vita, faro nella notte del dubbio, sentinella che racconta la cronaca bianca per innamorare del nuovo giorno da vivere.


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