Diana Dawsey Gribben ambasciatrice di Giovinazzo nel mondo (FOTO)

L'italoamericana ricevuta ieri in Aula Consiliare è arrivata in Italia per riscoprire le sue radici

sabato 4 maggio 2019
A cura di Gianluca Battista
Il nonno Gaetano Andriano era partito da Giovinazzo nel 1920, quando nel Mezzogiorno d'Italia la sopravvivenza era spesso una chimera. Ad Ellis Island il suo nome risultò impronunciabile per i doganieri americani e così si fece chiamare Thomas, in onore di quel San Tommaso co-patrono della sua cittadina d'origine, dove aveva lasciato cuore, affetti ed un pezzo di vita che non sarebbe mai più tornata.

Almeno fino a ieri, quando sua nipote, Diana Dawsey Gribben, oggi 57enne, è stata accolta con tutti gli onori che si devono ai figliol prodighi in Consiglio comunale. Lei, per la prima volta in Europa grazie all'Associazione Italy Rooting Consulting, che si occupa di riannodare i fili delle radici spezzate, è rimasta stupita del calore riservatole.

In Aula "Pignatelli" a riceverla con una nutrita delegazione di parenti pugliesi c'erano il Sindaco, Tommaso Depalma, il Presidente della massima assise, Alfonso Arbore, l'Assessore alla Cultura, Cristina Piscitelli, quella alle Pari Opportunità, Antonella Colaluce, il Vicepresidente del Consiglio comunale, Pietro Sifo, lo storico Michele Bonserio, importante nel ricostruire le vicende familiari dell'ospite, ed alcuni Consiglieri comunali. Per Italy Rooting Consulting c'era una emezionata Letizia Sinisi, anche lei origini giovinazzesi.

In un breve discorso rivolto a Diana, Tommaso Depalma ha ricordato lo stretto legame tra Giovinazzo ed i suoi figli lontani, un legame che non può spezzarsi nemmeno per la distanza geografica e che anzi si rafforza sempre più.

«Diana - ha ribadito il primo cittadino - non dovrai mai più sentirti sola perché qui c'è una comunità che ti vuole bene e non ti abbandonerà». Depalma, non prima di aver sottolineato l'importanza di ricongiungere i continenti in favore di chi sa da dove viene, ma «non sa cosa riserva il futuro», le ha quindi donato una pubblicazione che riassume la storia e le bellezze di Giovinazzo.

Il Presidente del Consiglio comunale, Alfonso Arbore, padrone di casa in rappresentanza del massimo consesso, ha invece fatto dono a Diana di una pergamena, con cui la Città di Giovinazzo le concede il titolo onorario di Ambasciatrice giovinazzese nel mondo.

Neanche a dirlo, l'italoamericana si è più volte commossa, spiazzata da tanta accoglienza, corroborata dalla presenza e dall'affetto giuntole anche dagli alunni della Scuola secondaria di primo grado "Michelangelo Buonarroti", rappresentati in Aula consiliare dalla II A.

In una lettera affidata ad un italiano stentato ma efficace, Diana Dawsey Gribben, ha quindi ringraziato per il calore, ribadendo il suo «vi voglio bene» a tutta la comunità giovinazzese. Lei ed il fratello hanno quindi voluto effettuare una donazione alla rete scolastica giovinazzese, rappresentata dalla prof.ssa Maria Paola Scorza, donna di origini calabresi, che nella circostanza ha anche lei ricordato l'importanza dei legami con le proprie radici.

La dirigente scolastica dell'I.C. "Bosco-Buonarroti" ha altresì evidenziato l'importanza del gesto di Diana e suo fratello, che investe sulle nuove generazioni: «ovunque andiate nella vostra vita, ovunque essa vi porti - ha detto Maria Paola Scorza rivolgendosi ai suoi giovanissimi studenti - sappiate custodire il legame con la vostra terra d'origine».

Un ponte nuovo c'è tra Giovinazzo e Ballston Lake, nello stato di New York, dove Diana vive i suoi anni dopo una lunga attività come fisioterapista, al servizio del bene altrui.

In basso, guardando dalle finestre di Palazzo di Città, ieri mattina si scorgevano i due moli del porticciolo, metaforicamente diventate braccia che accolgono i figli lontani che vogliono conoscere i luoghi cari ai propri avi e capire da vicino cosa scorre nel loro sangue.

Nella nostra gallery fotografica alcuni dei momenti più significativi della cerimonia.