Ciclovia, anche De Matteo chiede più sicurezza

Il Consigliere del V Municipio ha chiesto al Sindaco di proteggere meglio i tanti sportivi che stanno frequentando la pista cicliabile

giovedì 14 aprile 2016
A cura di Giuseppe Dalbis
Sono tante le voci che hanno già avuto modo di esprimersi sulla nuova pista ciclabile della ex Strada Statale 16, direzione Santo Spirito. Voci di comuni cittadini, voci di politici dei vari schieramenti. Ha voluto scrivere al Sindaco Tommaso Depalma anche Nicola De Matteo, nella veste di Consigliere del V Municipio di Bari, quello che comprende Palese, Santo Spirito, Catino e San Pio.

«Sono a porgerle il vivo ringraziamento - si legge nella lettera - da parte di tantissimi miei concittadini - sportivi e non - per la realizzazione della pista ciclabile che collega Santo Spirito a Giovinazzo. Sono ormai numerosi coloro che dal 5° Municipio utilizzano tale ciclovia per passeggiate in bicicletta, per fare jogging o footing o, semplicemente, per camminare. In verità ho notato anche un utilizzo da parte di intere famiglie nelle domeniche di sole dello scorso mese di marzo».

«Mi permetto - segnala però il Capogruppo del Movimento Sud a Centro - di riportare le loro doglianze per la mancata messa in sicurezza del tratto che va dal "Residence Roscini" alla fine di "Riva del Sole" a causa della mancanza del cordolo di protezione. Lì è pericoloso transitare. È davvero molto pericoloso per ciclisti e atleti che corrono a piedi, spesso in gruppetti di tre-quattro persone. Mi suggeriscono, soprattutto per le ore serali, di far installare i cosiddetti "occhi di gatto" che rifrangono la luce dei fari delle auto ed evitano che i guidatori non si accorgano della corsia riservata della pista ciclabile. Mi dicono, inoltre, che esistono delle luci "led" ad intermittenza che si posizionano sull'asfalto e si alimentano con una minuscola celletta fotovoltaica. Tutto è utile per la sicurezza».

«Inoltre - aggiunge colui che è conosciuto a Giovinazzo come Delegato del Sindaco Metropolitano per l'Istituto Vittorio Emanuele II - trattandosi di strada declassata da statale a comunale, vige il limite di velocità di 50 chilometri orari che la prego vivamente di far rispettare attraverso la presenza - anche saltuaria - di agenti di Polizia Locale. Già questo rispetto del limite di velocità garantirebbe maggior sicurezza alla pista ciclabile».

«Tale limite, mi riferiscono, pare non sia rispettato dai mezzi pubblici della STP. A tal proposito ho invitato la Consigliera Metropolitana Anita Maurodinoia ad attivarsi in tal senso presso la Direzione Generale della stessa STP che, come è ben noto, è società a prevalente capitale pubblico con un 51% gestito dalla Provincia di Bari, oggi Città Metropolitana».

Le risposte alle perplessità di De Matteo erano già arrivate nei giorni scorsi. Sul chilometro di cordolo mancante, il Sindaco aveva dichiarato: «Ci sarà la valutazione di quanto c'è da fare e così potremo considerare la spesa per quel cordolo, a nostro avviso assolutamente necessario».

In merito all'alta velocità dei mezzi pubblici, è stato il Direttore di esercizio dell'STP, l'ing. Francesco Lucibello, ad assicurare di essersi fatto carico di far da tramite con gli autisti dell'azienda al fine di far loro «adottare alla guida un comportamento che rispetti in modo rigoroso quanto previsto dal Codice della Strada».

Innalzare il livello di sicurezza di una strada tanto frequentata, ora anche da ciclisti e runners, è una necessità avvertita da tutti. L'obiettivo però è raggiungibile, oltre che con i giusti provvedimenti da parte delle istituzioni, anche e soprattutto con il corretto comportamento degli utenti. È sempre bene ricordarlo.