“Beyond the transition”, applausi per ResExtensa all'IVE

Ieri sera la performance all'interno della mostra allestita da Anestetico Urbano sulla lotta agli stereotipi

venerdì 31 luglio 2020 10.45
A cura di Marzia Morva
La mostra "Beyond the transition", di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi, allestita sotto il colonnato dell'Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo, ieri sera, 30 luglio, ha proposto due eventi correlati all'esposizione di arti visive e fotografiche organizzata da Anestetico Urbano.

La serata, in cui si è potuta visitare la mostra, ha ospitato la Human Library, in cui è stato possibile ascoltare i racconti di "libri umani" per l'appunto appartenenti alla comunità LGBT+, e lo spazio pubblico, visitato da tanta gente, ha dato modo alla comunità trans di "essere visibile" per ritrovare in sé forza, coraggio e resilienza per affrontare ogni eventuale ostacolo per raggiungere il sogno per cui "essere se stessi".

Uno dei due appuntamenti ha visto in scena i ballerini della compagnia ResExtensa, che con l'incantevole performance di danza contemporanea, hanno catturato l'attenzione del pubblico presente. Intensissima la recitazione di Elisa Barucchieri ad accompagnare la performance.

L'esibizione dal titolo "Metamorphosis" ha proposto il messaggio dell'esposizione dell'IVE in una forma artistica molto suggestiva, di cui sono stati eccellenti interpreti i danzatori della compagnia che un po' di tempo fa aveva sede proprio in una delle sale dell'Istituto Vittorio Emanuele II. Le "metamorfosi" di Ovidio, il primo che nella cultura classica in Grecia ha parlato nel suo poema della metamorfosi nella natura, sono state tra le fonti di ispirazione per le coreografie.

Una delle portavoci di Anestetico Urbano, Graziana "Giuda" Carano è riuscita nell'intento di valorizzare i molteplici linguaggi artistici presenti , in una iniziativa itinerante, grazie a cui i contenuti hanno avuto modo di essere esplicitati sotto differenti forme tutte da scoprire e su cui riflettere finalmente in uno spazio pubblico condiviso.


IL COMMENTO DI ELISA BARUCCHIERI

Abbiamo incontrato la ballerina, attrice e coreografa Elisa Barucchieri che ci ha spiegato il titolo ed il messaggio racchiuso nella performance di danza contemporanea della sua compagnia.

«Le metamorfosi sono parte della natura umana e per alcuni ahimè è un dramma perché questo dimostra che non siamo tutti uguali, ma figuriamoci che noia sarebbe se lo fossimo - ha affermato la straordinaria danzatrice e coreografa -. È un omaggio ad un pensiero aperto, alla ricerca e all'impegno di Anestetico Urbano. I cinque ballerini, che ho seguito con la mia supervisione, hanno personificato la rabbia, la forza, il coraggio, l'insicurezza e al contempo la forza interiore utile per spiccare il volo e rinascere, come la Fenice che risorge dalle proprie ceneri. In questo spazio di danza si sono esibiti Roberto Capone che ha composto la musica e realizzato il suo costume, poi Nicky Giancaspro, Alessia Abiuso, Lucia Della Guardia, Valeria Pontrelli. La coreografia è loro. Abbiamo conosciuto Francesco Lauta e poi tutti i ragazzi di Anestetico Urbano e ci è piaciuta l'idea che stanno portando in queste iniziative, il contenuto da diffondere, la loro freschezza e volontà. Non dobbiamo mai dimenticare che siamo umani - la sua conclusione ricca di spunti - e vogliamo ascoltare storie umane e dedicare loro rispetto ed attenzione. Dobbiamo contagiare il mondo di bellezza e la bellezza di questo giardino nel cuore della città, grazie alla disponibilità di Nicola De Matteo, ha reso possibile tutto questo».

Gli eventi di Anestetico Urbano e Bari Pride sono stati patrocinati dalla Città Metropolitana di Bari e realizzati in collaborazione con ResExtensa.
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