Autosilo, porto e Ponente: Depalma a carte scoperte

Ieri sera comizio di quartiere in piazza Porto in vista del ballottaggio del 25 giugno

sabato 17 giugno 2017 8.51
A cura di Gianluca Battista
Tommaso Depalma ha parlato ieri sera ai suoi elettori in piazza Porto, cuore della movida giovanile. Lo ha fatto per circa 40 minuti, attaccando meno gli avversari e cercando di presentare idee e progetti già finanziati come fatto nella prima parte della campagna elettorale.

Così, uno dei passaggi più significativi del suo comizio di quartiere, in vista del ballottaggio del 25 giugno, ha toccato due progetti ambiziosi della sua Amministrazione: l'autosilo e l'attigua Casa della Tartaruga, da realizzarsi in via Fossato, dove oggi sorge l'immobile per tanto tempo sede dell'asilo "Pansini".

Depalma ha spiegato, aiutato da un rendering, come stilisticamente verrebbero le opere, una delle quali, la Casa delle Tartarughe è già finanziata attraverso il Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana per un importo di 600.000 euro.

Riferendosi all'autosilo, Depalma ha dichiarato che dovrebbe costare circa 3.500.000 euro ed ospitare 400 posti auto, portando ricavi, secondo uno studio comunale, di quasi 600.000 euro annuali. L'idea sarebbe quella di offrire posti auto con abbonamenti agevolati in concessione ventennale ai residenti del borgo antico. Un modo per eliminare quasi completamente le auto dal centro storico, lasciando poi gli altri a disposizione di chi viene da fuori.

Tommaso Depalma ha anche spiegato, nella location probabilmente più giusta, cosa intende fare la sua squadra attraverso un nuovo Piano Regolatore del Porto, che permetta di trasformarlo da un approdo per imbarcazioni autorizzate alla pesca (solo due le licenze in questo momento) ad approdo turistico.

A Ponente, intanto, parrebbero, secondo quanto riferito dal Sindaco uscente, essersi palesati interessi di imprenditori di fuori regione per l'acquisto dell'ex mattatoio e dell'ex carcere, beni che il Comune vuole alienare, attraverso fondi di investimento. E poi ci sarebbe una idea (anch'essa proiettata) di una spiaggia attrezzata per disabili. In quella stessa zona di Ponente, vi sarebbe la richiesta di uno spazio in cui valorizzare i prodotti locali, la nostra storia e la nostra gastronomia da parte di una cooperativa vogliosa di creare business.

Quanto alla zona C2, Depalma insiste sulla possibilità di una sua rigenerazione prevedendo progetti compatibili con la normativa vigente, mentre per l'area delle ex Ferriere, la sua coalizione pensa ad una conversione ad area mista, con servizi che si intersechino ad una industria 2.0, innovativa oppure ad una industria meccanica meno impattante rispetto a quella del passato.

L'unico affondo su Daniele de Gennaro, suo competitor nel ballottaggio, è stato infine quello relativo al suo programma, definito «inconsistente», ed alla sua presunta alleanza (smentita più volte dall'avvocato in pubblica piazza) con Antonello Natalicchio ed il PD, che hanno già dato indicazioni di voto ai loro elettori a favore dell'avvocato.

Chiusura con i giovani, ai quali Depalma ha chiesto di lottare e di restare a Giovinazzo. «Non importa chi abbiate votato al primo turno – ha detto -, ma ciò che conta è che restiate qui, non andiate via e decidiate del vostro futuro, perché voi siete i cittadini che devono governare questa città tra qualche anno».