Appalti truccati in Puglia, condannato a 4 anni l'imprenditore Illuzzi

5 anni e 4 mesi, invece, per l'ex capo della Protezione Civile regionale, Lerario. L'ex funzionario regionale Mercurio rinviato a giudizio

sabato 16 marzo 2024 11.15
A cura di La Redazione
È stato condannato in primo grado a 4 anni di reclusione, nel pomeriggio di ieri, l'imprenditore giovinazzese Antonio Illuzzi, accusato di corruzione insieme all'ex dirigente della Protezione Civile regionale Mario Lerario, al quale è stata inflitta la pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione per presunte mazzette da 35mila euro.

I due sono stati giudicati con rito abbreviato dal giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Bari, Giuseppe Ronzino: la pubblica accusa aveva chiesto 6 anni per Lerario e 4 per Illuzzi. Il giudice ha anche rinviato a giudizio Antonio Mercurio, ex funzionario della Regione Puglia, che risponde - insieme a Lerario - di abuso d'ufficio. Il processo a carico di Mercurio, che sarà giudicato con rito ordinario, comincerà il 3 luglio dinanzi alla seconda sezione collegiale del Tribunale di Bari.

Per la Procura, Illuzzi avrebbe pagato a Lerario, in due diversi momenti, tangenti per 35mila euro per ottenere l'affidamento - tra il 2019 ed il 2021 - di appalti della sezione Provveditorato-Economato della Regione Puglia per di oltre 2,2 milioni di euro. Gli appalti, sempre secondo la Procura del capoluogo pugliese, sarebbero stati affidati contravvenendo alla norma di settore mediante il loro frazionamento artificioso e senza rispettare il principio di rotazione degli operatori economici.

Nove le procedure ritenute irregolari, all'esito delle indagini della Guardia di Finanza, tra le quali i lavori dell'archivio del Palazzo dell'Agricoltura di Bari: gli appalti sarebbero stati frazionati per potere essere assegnati come sotto soglia, oppure le gare sarebbero state by-passate grazie all'utilizzo della "somma urgenza".