All'IVE il grande cinema internazionale del regista Mike van Diem

Trama e dettagli sulla pellicola con Giancarlo Giannini

sabato 8 ottobre 2016 06.00
A cura di Gabriella Serrone
«…dove la saga nordica incontra l'opera (buffa) italiana…». Con questa frase, scritta sulla copertina del copione, l'autore Peter van Wijk ha definito la sua ultima fatica "Tulips, Love, Honour and a Bike", diretta dal regista Mike van Diem (in foto, ndr). Alcune delle scene del film, che è una produzione italo-canadese-olandese, saranno girate a Giovinazzo, nell'Istituto Vittorio Emanuele II, il 16 e 17 ottobre prossimi, e porteranno nella nostra città Giancarlo Giannini, oltre ad altri bravissimi attori delle scene nazionali ed internazionali.

La pellicola è incentrata sulla storia di Anna, una canadese timida ed introversa, che parte per un piccolo paese della Puglia, per compiere le ultime volontà di Chiara, la madre defunta: spargere le sue ceneri nell'amata terra natia. Una volta giunta, Anna scopre di non essere figlia di Chiara, ma di Ria e Gauke, due olandesi arrivati nel tacco dello stivale nel lontano 1953 in sella alla loro bicicletta e ricordati per aver combattuto strenuamente la mafia locale. Colpita profondamente dal segreto che avvolgeva le sue origini, Anna decide di vendicare suo padre e di riconciliarsi con il proprio passato.

Il film ha tutte le caratteristiche di una tragicommedia romantica, frutto della sintesi originale tra la tradizione romanzesca nordica, in cui il protagonista è l'eroe che, per virtù ed onore, è strenuo difensore del bene contro il male, e l'opera buffa italiana, dove freschezza, senso dell'umorismo ed autoironia sono le cifre vincenti del genere.
Ad ispirare van Wijk, il cinema italiano degli anni 50', 60', e dei primi anni 70', ed in particolare "Le Notti Bianche" (1957) di Luchino Visconti, alcuni dei più bei film di Ettore Scola, "La Strada" (1954) di Federico Fellini e le indimenticabili interpretazioni dell'attrice Anna Magnani. Una tradizione cinematografica intramontabile, a cui l'autore dà un tocco personale.

«Un film olandese? Un film italiano- è intervenuto van Wijk spiegando l'essenza del film nella presentazione ufficiale-? Mi piacerebbe chiamarlo un film internazionale, per un pubblico internazionale. Il film gioca con le peculiarità ed i cliché delle due culture – ha continuato nella nota – riconoscibili anche da chi non è europeo».

Regista del film è l'olandese Mike van Diem, conosciuto dal pubblico per l'Oscar nel 1998 con "Character" per la migliore pellicola straniera e per il più recente "The Surprise", con cui ha vinto il premio della giuria popolare al "Chicago Film Festival". «Quando Hans de Weers (Produttore di "The Surprise") "Tulips, Love, Honour and a Bike" - ha dichiarato – mi sono subito innamorato della meravigliosa teatralità cinematografica della storia mitologica e fiabesca. Ciò che mi colpisce del film è la freschezza della storia e la promessa di attrarre un pubblico più ampio a livello internazionale –ha proseguito -. Prevedo una tragicommedia divertente, che però non mancherà di parlare di argomenti importanti».

A recitare nelle scene che saranno girate a Giovinazzo, della durata complessiva, a montaggio completato, di circa 10 minuti, ci sarà anche Giancarlo Giannini, attore, regista e doppiatore eccelso, un maestro poliedrico conosciuto in tutto il mondo per i ruoli interpretati in pièce ed in film passati alla storia del cinema. Di lui si ricordano le impeccabili performance teatrali in "Romeo e Giulietta" e "Sogno di una Notte di Mezza Estate", la carriera televisiva cominciata nel ruolo di David Copperfield per una miniserie di successo e la collaborazione prolifica con la pugliese Lina Wertmuller, cominciata nel 1966, che lo ha portato ad avere numerosi riconoscimenti cinematografici importanti, grazie a pellicole come "Mimì metallurgico ferito nell'onore" o "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto", insieme ad un'altra icona del nostro cinema come Mariangela Melato. Appartengono ormai alla mitologia per cinefili le sue interpretazioni ne "I picari", sotto la direzione di Mario Monicelli, ed in "Mi manda Picone" di Nanni Loy, solo per citarne altri due.

Accanto a lui, nel cast di "Tulips, Love, Honour and a Bike", Gijs Naber, Ksenia Solo, Anneke Sluiters, gli italiani Giorgio Pasotti, Lidia Vitale, Donatella Finocchiaro ed il barese Michele Venitucci.

Il cinema, come quello disegnato dal maestro Renato Casaro ed esposto meno di un mese fa in una delle splendide sale dell'ex convento domenicano, sembra essere entrato nel destino della nostra cittadina. Giovinazzo aprirà per poche ore uno degli scrigni più belli del suo patrimonio storico-artistico, per contribuire ad un importante progetto ed entrare, a suo modo, in un frammento nella storia della cinematografia internazionale.