Accoltellato, finisce in ospedale: arrestato un 70enne per tentato omicidio
L'episodio venerdì. «Se non te ne vai dal mio terreno ti uccido», avrebbe detto. L'uomo è in carcere, sequestrati quattro coltelli
domenica 8 giugno 2025
13.10
Prima una lite e poi un accoltellamento, con un 47enne di Giovinazzo finito in ospedale, a Bari, e dimesso in poche ore. Arrestato dai Carabinieri dopo un'indagine lampo il presunto autore: si tratta di un 70enne incensurato - L.S. le sue iniziali - accusato di tentato omicidio, minaccia, porto di armi e oggetti atti ad offendere.
L'episodio si è verificato venerdì in via dei Vetturini, dove il 47enne, di professione meccanico, è stato raggiunto dal presunto aggressore - che avrebbe «agito con premeditazione» - poco dopo le ore 15.00. Un chiarimento per strada fra due uomini - «Se non vai a spostare le fitte ti ammazzo», avrebbe riferito il 70enne - con un epilogo probabilmente inatteso. In un momento di forte tensione, infatti, è stato tirato fuori un coltello a scatto che ha raggiunto e colpito al petto la vittima.
L'aggressore, dopo aver colpito l'uomo, si è precipitosamente dato alla fuga, riuscendo a far perdere le proprie tracce a bordo di una vecchia Fiat Panda. Il ferito, soccorso da un'ambulanza del 118 e condotto al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo di Bari, è stato medicato dal personale della struttura (i medici hanno riscontrato una ferita da punta e da taglio da fendente al petto) e poi dimesso con una prognosi di 10 giorni. Il caso, intanto, è finito nelle mani dei Carabinieri.
I militari, dopo essere intervenuti sul posto, hanno avviato le indagini fermando l'uomo nella quasi flagranza di reato, «dopo un inseguimento di diverse centinaia di metri», mentre il 70enne «tentava di darsi alla fuga verso Bitonto». I militari della Stazione, che per individuare il presunto aggressore hanno ascoltato la vittima e visionato i filmati di videosorveglianza, hanno anche sequestrato - a casa dell'uomo, nascosto nella camera da letto - il coltello utilizzato per ferire il 47enne.
Nell'abitazione dell'uomo, inoltre, oltre alla lama a scatto della lunghezza totale di 22 centimetri, sulla quale «apparivano abbastanza evidenti delle tracce latenti di sangue» gli investigatori hanno recuperato altri tre coltelli, sequestrati. L'indagato, che durante le operazioni avrebbe rivolto ulteriori minacce all'uomo («Tanto questa storia non finisce qui… me lo sono messo in testa… se non se ne va dal mio terreno lo uccido… gli taglio la testa») è stato arrestato e portato in carcere.
Ieri, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe Ronzino, nel convalidare la custodia in carcere, a Bari, ha rimarcato «il concreto pericolo che l'uomo - difeso dall'avvocato Carlo Giotti -, se non sottoposto a limitazione della libertà personale, possa rendersi responsabile di altri gravi fatti di sangue».
L'episodio si è verificato venerdì in via dei Vetturini, dove il 47enne, di professione meccanico, è stato raggiunto dal presunto aggressore - che avrebbe «agito con premeditazione» - poco dopo le ore 15.00. Un chiarimento per strada fra due uomini - «Se non vai a spostare le fitte ti ammazzo», avrebbe riferito il 70enne - con un epilogo probabilmente inatteso. In un momento di forte tensione, infatti, è stato tirato fuori un coltello a scatto che ha raggiunto e colpito al petto la vittima.
L'aggressore, dopo aver colpito l'uomo, si è precipitosamente dato alla fuga, riuscendo a far perdere le proprie tracce a bordo di una vecchia Fiat Panda. Il ferito, soccorso da un'ambulanza del 118 e condotto al pronto soccorso dell'ospedale San Paolo di Bari, è stato medicato dal personale della struttura (i medici hanno riscontrato una ferita da punta e da taglio da fendente al petto) e poi dimesso con una prognosi di 10 giorni. Il caso, intanto, è finito nelle mani dei Carabinieri.
I militari, dopo essere intervenuti sul posto, hanno avviato le indagini fermando l'uomo nella quasi flagranza di reato, «dopo un inseguimento di diverse centinaia di metri», mentre il 70enne «tentava di darsi alla fuga verso Bitonto». I militari della Stazione, che per individuare il presunto aggressore hanno ascoltato la vittima e visionato i filmati di videosorveglianza, hanno anche sequestrato - a casa dell'uomo, nascosto nella camera da letto - il coltello utilizzato per ferire il 47enne.
Nell'abitazione dell'uomo, inoltre, oltre alla lama a scatto della lunghezza totale di 22 centimetri, sulla quale «apparivano abbastanza evidenti delle tracce latenti di sangue» gli investigatori hanno recuperato altri tre coltelli, sequestrati. L'indagato, che durante le operazioni avrebbe rivolto ulteriori minacce all'uomo («Tanto questa storia non finisce qui… me lo sono messo in testa… se non se ne va dal mio terreno lo uccido… gli taglio la testa») è stato arrestato e portato in carcere.
Ieri, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe Ronzino, nel convalidare la custodia in carcere, a Bari, ha rimarcato «il concreto pericolo che l'uomo - difeso dall'avvocato Carlo Giotti -, se non sottoposto a limitazione della libertà personale, possa rendersi responsabile di altri gravi fatti di sangue».