In vino veritas
La Falanghina Tenute Villa Schinosa Igp Puglia
Secondo appuntamento con la nostra guida al buon bere
venerdì 11 settembre 2015
Incastonati tra i due castelli che furono di Federico II, ovvero quello di Trani, dove leggende narrano di Bianca Lancia, l'ultima moglie dell'imperatore, e quello più famoso di Castel del Monte, troviamo i vigneti di Villa Schinosa, azienda che appartiene alla famiglia Capece Minutolo da generazioni. Accarezzate dal vento che spira dall'Adriatico e favorite da terreni da sempre vocati alla viticultura, le uve trovano una naturale ed ideale maturazione che valorizza ed esalta le complesse qualità organolettiche delle numerose cultivar innestate da Ferdinando, il papà di Corrado, attualmente alla guida dell'azienda di famiglia.
La punta di diamante dei vini di Villa Schinosa è sicuramente il Moscato di Trani, che avrò piacere di recensire nei mesi invernali, ma visto il clima ancora mite e le escursioni termiche di quest'estate che preannunciano, incrociando le dita, una buona *annata per i vini pugliesi, in questa puntata voglio parlarvi della Falanghina.
La Falanghina è un vitigno antichissimo che ha origine probabilmente nella regione greca e balcanica. Il suo nome deriva quasi certamente dal fatto che la vite dovesse essere sorretta da pali chiamati appunto falanga. Fu un vitigno abbandonato nei secoli, ma essendo resistente alla "filossera", fu riscoperto negli anni '30. Viene coltivato soprattutto nella regione Campania, ma anche la Puglia vanta produzioni d'eccellenza.
Il vino si presenta alla vista giallo paglierino con riflessi verdognoli, al naso esprime essenze floreali delicate che man mano si aprono a nuove esperienze di frutta estiva con sentori di pesca nettarina e buccia di melone giallo. Se il vino arriva alla temperatura di 12 13 gradi centigradi, esprime anche una leggera nota di lauro.
In bocca è ricco, con una straordinaria freschezza ed intensità, leggera acidità e marcata persistenza.
Il mio consiglio è quello di abbinarlo ad una bella spaghettata alle vongole veraci, a delle seppie ripiene di pane aromatizzato alle erbe e zucchine, pesce grigliato su carboni e scampi lardellati gratinati al forno.
LA SCHEDA RIASSUNTIVA
Nome:Falanghina Tenute Villa Schinosa Igp Puglia
Azienda:Tenute Villa Schinosa
Uvaggio: Falanghina vinificata in purezza
Gradazione Alcoolica 13%
La punta di diamante dei vini di Villa Schinosa è sicuramente il Moscato di Trani, che avrò piacere di recensire nei mesi invernali, ma visto il clima ancora mite e le escursioni termiche di quest'estate che preannunciano, incrociando le dita, una buona *annata per i vini pugliesi, in questa puntata voglio parlarvi della Falanghina.
La Falanghina è un vitigno antichissimo che ha origine probabilmente nella regione greca e balcanica. Il suo nome deriva quasi certamente dal fatto che la vite dovesse essere sorretta da pali chiamati appunto falanga. Fu un vitigno abbandonato nei secoli, ma essendo resistente alla "filossera", fu riscoperto negli anni '30. Viene coltivato soprattutto nella regione Campania, ma anche la Puglia vanta produzioni d'eccellenza.
Il vino si presenta alla vista giallo paglierino con riflessi verdognoli, al naso esprime essenze floreali delicate che man mano si aprono a nuove esperienze di frutta estiva con sentori di pesca nettarina e buccia di melone giallo. Se il vino arriva alla temperatura di 12 13 gradi centigradi, esprime anche una leggera nota di lauro.
In bocca è ricco, con una straordinaria freschezza ed intensità, leggera acidità e marcata persistenza.
Il mio consiglio è quello di abbinarlo ad una bella spaghettata alle vongole veraci, a delle seppie ripiene di pane aromatizzato alle erbe e zucchine, pesce grigliato su carboni e scampi lardellati gratinati al forno.
LA SCHEDA RIASSUNTIVA
Nome:Falanghina Tenute Villa Schinosa Igp Puglia
Azienda:Tenute Villa Schinosa
Uvaggio: Falanghina vinificata in purezza
Gradazione Alcoolica 13%