Un momento della serata. <span>Foto Gianluca Battista</span>
Un momento della serata. Foto Gianluca Battista
Scuola

La memoria "rinnovata"

Ieri sera i ragazzi del Liceo "Spinelli" hanno raccontato il loro viaggio nei luoghi della Shoah

Un'esperienza così ti cambia la vita, ti fa vedere ciò che immaginavi come qualcosa di lontano nel tempo, che non ti potesse riguardare. Un'esperienza di quel tipo ti fa crescere d'un botto, all'improvviso, segnando una linea di confine tra un prima ed un dopo.

Una rappresentanza di venti studenti delle classi quarte e quinte del Liceo Classico e Scientifico "Matteo Spinelli" hanno fatto visita ai luoghi della Shoah, grazie al progetto "Il treno della Memoria", sostenuto anche dall'Assessorato alle Politiche Educative del Comune di Giovinazzo, guidato da Michele Sollecito.

I ragazzi ieri sera hanno raccontato quell'esperienza, a genitori, docenti, al dirigente scolastico ed altri alunni presenti in Sala San Felice. Lo hanno fatto attraverso alcuni scatti ed un video, che hanno descritto l'orrore della loro presa di coscienza di quanto accaduto nei campi di sterminio nazisti cechi e polacchi di Terezin (Theresienstadt), Auschwitz e Birkenau. Le camere a gas, le pareti con le foto delle vittime, le loro suppellettili ammassate, come ammassate erano le loro vite in quei campi di sterminio. Ebrei, Rom, omosessuali, oppositori del regime, anche sacerdoti cattolici, tutti annientati da un progetto folle, studiato, voluto, applicato.

Un viaggio che non potranno dimenticare, quei ragazzi, che è valso più di mille lezioni in classe sulle vergogne della seconda guerra mondiale e che non è stato mai retorica. È stato piuttosto un racconto appassionato non solo dei luoghi visitati, di quanto visto, ma soprattutto di quanto provato, divenuto anche un articolo della giovane Giorgia Picciotti sulla rivista nazionale "Bacherontius".

"Il treno della Memoria" ha da qualche anno il merito di mettere in connessione ragazzi provenienti da ogni angolo d'Europa: si tratta del vecchio continente del domani, che si rinnova grazie all'esperienza "viva" della conoscenza, dell'apprendimento di ciò che è stato e che non dovrà mai più essere.

E loro, gli alunni dello "Spinelli", hanno compreso in pieno l'insegnamento, proiettandolo nel contemporaneo, guardando alle nuove sfide dell'accoglienza e dell'integrazione, viste come opportunità e non come problema, come "memoria rinnovata".

«L'aspetto di cui noi ragazzi del Liceo "Spinelli" andiamo fieri - ci ha detto a fine serata il loro rappresentante, Domenico Goffredo - è che, a distanza di due mesi dalla Giornata della Memoria, siamo riusciti a ricordare ancora quella tragedia immane. Perché - ha concluso - questa esperienza ci ha insegnato che la Giornata della Memoria è ogni giorno».
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