Il pathos di “Le ultime lune” ha aperto "Giovinazzo Teatro"

È cominciata nel segno della riflessione intimistica e della dolcezza malinconica la diciottesima edizione di "Giovinazzo Teatro", la rassegna estiva diventata uno dei fiori all'occhiello del cartellone dell'Estate giovinazzese, grazie alla rodata collaborazione tra il Gruppo Teatro Moduloesse e la FITA Puglia.

A salire sul palco allestito nel giardino della Scuola Primaria "San Giovanni Bosco", nella prima serata della manifestazione, la compagnia La Cricca di Taranto, che ha proposto al folto pubblico presente "Le ultime lune" del triestino Furio Bordon, pièce portata al successo nella stagione 1995/1996 dall'intensa interpretazione di Marcello Mastroianni.

Lo spettacolo, diviso in due atti, ripercorre le malinconie di un vecchio professore, che aspetta di trasferirsi dall'appartamento del figlio in una casa di riposo. Pensieri sulla vecchiaia, sulla morte, e ricordi della sua vita passata si rincorrono in un dialogo ideale con sua moglie, morta prematuramente molti anni prima, e lo accompagnano nella sua nuova vita in un triste ospizio fino agli ultimi attimi di vita.

Un'interpretazione al tempo stesso delicata e struggente quella di Aldo L'Imperio, nei panni dell'anziano docente e regista dello spettacolo, di Anna Cofano e di Giuseppe Nardone, rispettivamente moglie defunta e figlio del vecchio. Nella loro toccante esibizione, gli interpreti della formazione ionica hanno saputo mettere in risalto la tenerezza e l'amarezza intrinseche al testo di Bordon, coinvolgendo lo spettatore in quel flusso di emozioni, suggestioni e riflessioni che il protagonista esterna nella consapevolezza di poter essere felice solo nel ricordo del passato e di non avere più un futuro davanti a sé.

La Cricca ha così dato avvio ufficialmente alla festa per i diciotto anni di Giovinazzo Teatro, tornando a Giovinazzo dopo il riscontro positivo ottenuto l'anno scorso sullo stesso palco con la pièce "Questi figli amatissimi".

«In realtà, - ha affermato Franco Martini, ideatore della kermesse, nella presentazione iniziale – la nostra rassegna è maggiorenne già da un pezzo. Lo è per la qualità degli spettacoli proposti e per il pubblico, competente ed esigente, che ogni anno attende con impazienza questo momento. Per molti – ha precisato – questa manifestazione rimane l'unica occasione per accostarsi al teatro».

Presente anche l'Assessore alla Cultura, Daniela Sala, intervenuta a fine spettacolo per ribadire l'impegno dell'Amministrazione in carica ad «organizzare nel corso dell'anno altri momenti di teatro, affinché sia meno lunga l'attesa di questo imperdibile appuntamento estivo».

La festa di "Giovinazzo Teatro" proseguirà stasera con "Il re muore" di Eugène Ionesco, interpretato dalla compagnia "La Terra Smossa" di Gravina di Puglia. Si potrà accedere al giardino della Scuola "San Giovanni Bosco" a partire dalle ore 20.30, prima che il sipario cali alle ore 21.00.