A Campobasso per il riscatto del Giovinazzo C5

Sul campo della Chaminade per cancellare i fischi post-Ruvo. Sarà una gara che conta

venerdì 9 marzo 2018 19.22
Riprendere a viaggiare (rievocando l'atmosfera epica di Canosa di Puglia) regala al Giovinazzo C5 certezze che l'ultima gara casalinga col Be Board Ruvo ha buttato all'aria con tutti quei guai, fischi compresi.

Prima di mettere a fuoco l'avversario di sabato pomeriggio con fischio d'inizio fissato alle ore 16.00, la Chaminade, l'idea di poter contare su Marolla, di riavere Piscitelli (ma non ancora Nassisi, squalificato, nda), è un motivo di conforto. Il club del presidente Antonio Carlucci salirà a Campobasso settimo in classifica, a -3 dai molisani, sconfitti 2-7 dal Kaos Reggio Emilia, squadra in piena lotta play-off nel campionato di serie A, negli ottavi di finale della Coppa della Divisione.

Naturalmente, a quattro giornate dalla conclusione della stagione regolare nel girone F di serie B, questa sarà una partita che conta, ma non ancora decisiva. Non del tutto. Diciamo che i punti in palio conteranno per la classifica e per il morale. Che dopo la sfida con il Be Board Ruvo non è parso altissimo.

I fischi, a dir poco ingenerosi, del post-gara, invece, non sono rimasti addosso ai ragazzi del tecnico Roberto Chiereghin, il quale, sino alla Final Eight di Coppa Italia, in programma a Padova nelle giornate del 29, 30 e 31 marzo, ha preferito dribblare qualunque genere di domanda che avesse a che fare con i prossimi impegni dei biancoverdi. I giovinazzesi hanno grandi responsabilità comunque. In casa e in trasferta.

Perché si sono impegnati e vogliono raggiungere il traguardo della post-season, a -1. Per battere la Chaminade (i pugliesi ci sono già riusciti in Coppa Italia, violando l'impianto di Campobasso 3-4, nda), il Giovinazzo C5 dovrà solo fare quello che ha fatto fino ad oggi.