«Una serie di pasticci, da Levante a Ponente»

Il nuovo Meetup 5 Stelle interviene sulla riqualificazione della costa: «Dove finiscono le acque reflue?»

giovedì 28 luglio 2016 0.14
È stato ufficialmente rifondato il pentastellato Meetup Giovinazzo 5 Stelle, esclusivamente da attivisti certificati del MoVimento Cinque Stelle nazionale che assicurano la certezza dei dati sull'identità dell'iscritto.

Il Meetup, «dopo la spontanea fuoriuscita dal gruppo di qualcuno, - si legge in una nota pervenuta in redazione - ad oggi conta una decina di membri» e risulta adesso ufficialmente fondato dall'11 luglio scorso come Meetup Giovinazzo 5 Stelle con Michele Colonna, Michele Cormio, Luigi Fanizzi, Luigi Mastroviti e Domenico Perrino come promotori.

«Questo rinnovato gruppo, alla luce dei fatti di Giovinazzo, - si legge ancora nel comunicato stampa - ritiene opportuno che l'accesso al meetup, soggetto attraverso il quale viene originata l'attività sul territorio del MoVimento Cinque Stelle, sia valutato con la dovuta attenzione e scrupolosità, per arginare l'ingresso indiscriminato di soggetti che possano "inquinare" lo spirito movimentista.

Crediamo fermamente che il meetup non sia la segreteria politica di nessun portavoce ma che, al contrario, siano i portavoce a dover riferire periodicamente sulla loro attività di politica al servizio dei cittadini che sono i soli soggetti a cui si deve dar conto.

Come primo atto concreto, il 12 luglio scorso, appena costituiti, abbiamo consegnato al sindaco di Giovinazzo, con lettera protocollata una richiesta chiarificatoria (e ad oggi senza risposta alcuna) relativamente alla rete delle acque reflue urbane, costituite dalle acque meteoriche di dilavamento, la cui importante criticità è emersa in particolare durante l'esecuzione dei lavori sui lungomari di Levante e Ponente, a scavi ancora aperti.

Le forti perplessità sono emerse in merito al mancato trattamento degli stessi reflui che, invero, vengono scaricati direttamente a mare, creando gravi rischi di carattere igienico sanitario oltre che di inquinamento delle acque superficiali marine, abbassandone, infine, gli obiettivi di qualità ambientale».

Si rammenta che la normativa attuale impedisce lo scarico diretto tal quale a mare (Testo Unico Ambientale (D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.), dovendo tutti i fognoli essere collegati attraverso apposita tubazione e diretti verso una vasca di raccolta per subire successivi ed opportuni trattamenti per poter essere destinati in seguito in minima parte in fogna nera e la restante reinviata a mare e/o meglio riutilizzata per scopi irrigui delle zone destinate a verde pubblico e/o per la pulizia delle strade.

Il Meetup ritiene che non si sia colta l'occasione, a seguito dei suddetti lavori di consolidamento, che hanno scoperto gran parte della rete fognaria in oggetto, di porre in essere una opportuna sistemazione dal punto di vista idraulico ed ambientale), non fosse altro per mero risparmio economico.

Infine segnaliamo che analoga situazione è riscontrabile sul lungomare di Levante, dove sono in corso i lavori di sistemazione del marciapiede e della pista ciclabile.

Pertanto si chiede al primo cittadino, alla luce di lavori così impegnativi dal punto di vista economico, quali provvedimenti intende adottare l'Amministrazione, premesso che così restando la situazione, non sarebbe possibile una rivisitazione della non balneabilità del tratto di costa interessato, per i motivi suddetti di carattere principalmente igienico-sanitario (per superamento dei limiti di agenti inquinanti), quindi ambientale e non meno importante giuridico».