Tari, Depalma il 28 in piazza per sfidare il PD

Il Sindaco: «All’ipocrisia si reagisce con l’onestà e la chiarezza dei documenti»

venerdì 6 maggio 2016
A cura di Gianluca Battista
La Tari, la tassa sui rifiuti urbani, aumenterà e di parecchio. Questa è già storia, dopo il Consiglio Comunale del 30 aprile scorso. Un'Assise in cui il Partito Democratico aveva mostrato tutto il suo dissenso verso alcune decisioni della maggioranza.

Così il Sindaco Tommaso Depalma, in linea col suo modo di intendere la politica, spesso proiettato all'esterno di Palazzo di Città, ha voluto lanciare una sfida ai Democratici. Il 28 maggio sarà in piazza Vittorio Emanuele II per raccontare la "sua" verità sull'intera vicenda legata ai rifiuti ed ai tributi connessi e, a suo dire, per far notare alcune incongruenze degli oppositori.

In un comunicato stampa pervenutoci in redazione si legge una chiosa forte: «Abbiamo tutta la documentazione pronta e il 28 maggio sarà tutto mostrato visibilmente ai cittadini. All'ipocrisia si reagisce con l'onestà e la chiarezza dei documenti». A cosa faccia riferimento il primo cittadino lo scopriremo solo facendo la cronaca di una serata che si preannuncia incandescente, lasciando ovviamente una eventuale controreplica ai destinatari di quello stesso intervento pubblico.

Ma nella nota si legge anche altro. L'Amministrazione comunale, infatti, precisa che «L'aumento è di 950.000 euro circa (nel 2015 la tari equivaleva a 3.618.194,79, quest'anno l'importo ammonta a 4.567.947,09) ed è dovuto:

1. al maggior costo dovuto al conferimento e al trasporto dei nostri rifiuti in discariche private che sono ubicate nel tarantino. È utile qui ricordare che a gennaio 2015 è stata chiusa la discarica di Giovinazzo con il consenso di tutte le forze politiche, compreso il PD. Va da sé che conferire a Giovinazzo costava molto meno che conferire oggi in discariche lontane e private: si è passati da un costo medio a tonnellata di circa 55,00 Euro a quello attuale di circa 105,00 Euro.

2. nell'aumento è compresa anche l'ecotassa, la tassa che la Regione Puglia ha deciso di far pagare ai Comuni che non riescono a raggiungere percentuali adeguate di raccolta differenziata».

Da Palazzo di Città, poi, specificano anche che «È doveroso aggiungere che questo aumento è scaricato tutto sui Comuni:

-Dal 2012 con il nuovo impianto fiscale lo Stato ha imposto che la TARI venisse totalmente pagata dai cittadini senza possibilità di alcun compartecipazione mentre prima del 2012 il 75% della tassa era a carico dei cittadini e il restante 25% era compartecipato dal bilancio comunale. Ciò oggi non è più possibile per legge.

-La Regione Puglia piuttosto che governare l'emergenza rifiuti che investe tutto il territorio regionale da più di 10 anni (discariche chiuse e assenza di nuovi impianti) ha pensato bene di imporre l'ecotassa a Comuni che per motivi amministrativi e scelte della stessa Regione Puglia non hanno potuto nemmeno bandire nuove gare d'appalto per migliorare il sistema di raccolta differenziata.

Tuttavia grazie al buon operato dell'Amministrazione Comunale partirà gradualmente da questo giugno il nuovo sistema di raccolta porta a porta implementando la raccolta differenziata che a sua volta permetterà un risparmio sulla tassa futura».

La terza ed ultima parte del comunicato stampa comunale è infine dedicata all'intera dichiarazione del primo cittadino, da cui abbiamo estratto la frase ad effetto finale. Tommaso Depalma scrive: «Il 9 gennaio 2015 tutte le forze politiche hanno convenuto nel chiudere la discarica di Giovinazzo e già allora, con la consueta onestà e chiarezza, disegnammo lo scenario che ci si è presentato: un aumento dei costi del servizio per andare a scaricare i nostri rifiuti altrove e molto lontano da Giovinazzo - commenta il Sindaco, Tommaso Depalma-. Oggi vedo che il PD preferisce accantonare ogni "barlume di responsabilità" per accarezzare l'ipocrisia che da sempre lo contraddistingue. Come già detto sulla vicenda rifiuti non temo nessun confronto. Sarò in piazza per un incontro con la città il prossimo 28 maggio: spiegherò a tutti i cittadini come la vecchia Amministrazione Natalicchio ha rinnovato nel 2008 un contratto di igiene urbana del 2003 scaduto prima con Aspica, poi con InnovAmbiente e poi con Daneco già soggetto gestore della discarica. Il tutto tra cessioni di rami d'azienda alquanto anomale e già oggetto di provvedimenti annullativi da parte del TAR Puglia».

«È proprio in virtù di queste anomalie - asserisce Depalma- se la nuova gara per la raccolta differenziata, che ci permette di avere una tassa meno esosa, non è mai partita se non con il nostro arrivo e con la legge regionale che istitutiva gli ARO (legge 24/2012). E così ci siamo trovati un servizio vecchio del 2003 con risultati penosi, scadenti e per di più molto costosi».

Ai Democratici la possibilità di far valere le proprie ragioni, anche attraverso la nostra testata, con una replica.