La Parrocchia Sant'Agostino e i Frati Cappuccini hanno accolto il pellegrino Michael

Da Fatima a Leuca, passando per Assisi e Roma sulle ali della fede

venerdì 18 marzo 2022
A cura di Gianluca Battista
«Una fede che non sia pensata è niente», diceva Sant'Agostino.

Ed il lungo cammino serve ad un pellegrino per riflettere sulle sue umane debolezze, incanalando i suoi pensieri in una spiritualità che si abbevera di grandi momenti di silenzio e di altri di estrema convivialità.

È quanto sta succedendo a Michael, pellegrino di nazionalità tedesca proveniente da Fatima, in Portogallo, e diretto a piedi a Santa Maria di Leuca. Un camminatore di Dio, accolto mercoledì sera, 16 marzo, nella Parrocchia Sant'Agostino da don Massimiliano Fasciano e dalla comunità dei fedeli che gli ha dato ristoro e tanti sorrisi, con alcuni momenti di riflessione collettiva dopo la messa vespertina. Un ristoro meritato, dopo la disavventura capitatagli a Trani qualche giorno prima, quando gli avevano rubato tutti i documenti e il danaro.

«Da 9 mesi in cammino - ha raccontato il parroco anche sui canali social -, il suo passo lo ha condotto da Lisbona con tappe a Fatima, Santiago, Lourdes, Assisi, Roma, Monte Sant'Angelo e in direzione Leuca ha fatto visita a Sant'Agostino! Una comunità commossa lo ha ascoltato e ringraziato - ha aggiunto don Max - Abbiamo pregato insieme per la pace in Ucraina e aiutato come potevamo».
Lui è arrivato dopo oltre 9mila chilometri percorsi a piedi, loro lo hanno salutato come amico che non vedevano da tempo, quasi si conoscessero da sempre, perché in fondo chi cerca Dio si somiglia sempre un po'.

Poi la serata trascorsa a cena dai Frati Cappuccini di Giovinazzo, che gli hanno dato ospitalità per una nottata in un posto caldo e accogliente, prima della ripartenza per Bari dove avrebbe dovuto prendere contatto con il Consolato di Germania, prima di procedere verso sud-est fino a raggiungere il Capo.

È questa la "Chiesa in uscita" di don Tonino Bello, delle porte aperte, anzi "spalancate" a Cristo di San Giovanni Paolo II, la Chiesa del clero e dei laici che insieme si fanno strumento, accolgono, si prodigano per gli ultimi, per chi fugge da guerre come si sta facendo in questi giorni tremendi per l'Ucraina. Ma è anche la Chiesa del cammino che ama tanto don Massimiliano, che abbraccia il fratello Michael, lungo il suo percorso, che lo rassicura che qui, dove i cuori sono più vicini gli uni agli altri, ci sarà per lui sempre qualcuno ad attenderlo e ad ascoltarlo.

Ristoro del corpo e del cuore, prima della ripresa del viaggio dell'anima alla ricerca di Gesù.