Il PD all'attacco di Depalma sulla vicenda di via Marina

Il comunicato dopo la sentenza del TAR che condanna il Comune

martedì 18 luglio 2017
A cura di Gianluca Battista
Continua a far discutere la sentenza con cui il Tribunale Amministrativo Regionale ha condannato il Comune di Giovinazzo nei confronti della Archeo & Restauri nella ormai nota vicenda di via Marina.

In sostanza, il TAR Puglia ha accolto il ricorso della società vincitrice del primo bando per il lavoro di restyling della passeggiata storica che si affaccia sul porticciolo. Un ricorso giunto dopo l'esclusione dalla qualità di ditta appaltataria da parte dello stesso Comune, che si difende in una nota che pubblicheremo a breve.

La sentenza giunge a conclusione di un lungo iter giudiziario-amministrativo e dopo alcuni richiami, palesatisi tramite ordinanza, da parte del TAR, che ammoniva l'Ente di piazza Vittorio Emanuele II a rendere espliciti i motivi della propria decisione. L'Archeo & Restauri ha ottenuto che fosse ad essa riconosciuto un danno economico, ma non è riuscita ad ottenere quello d'immagine.

Il Partito Democratico è tornato sulla vicenda con un duro attacco all'operato del Sindaco, Tommaso Depalma, e dell'Amministrazione comunale.

«Alla sua elezione, nel 2012 - raccontano i Dem -, Depalma trova 250.000,00 euro in bilancio per il rifacimento e messa in sicurezza di via Marina. La sua megalomania lo porta a voler trasformare una delle più belle terrazze del sud in un obbrobrioso progetto (costo della sola progettazione 25,000,00 euro) che comporta un restringimento sensibile della strada, la costruzione di un "fossato" di dimensioni e lunghezza analoghe all'attuale marciapiede, l'abbassamento delle mura aragonesi (quota - 80 cm sotto il piano della strada) e un muro intero frontale che toglierebbe la visuale del mare e del porto.

A nulla valgono i tantissimi inviti a desistere da quel progetto - sottolineano dalla Segreteria PD -, le rimostranze attraverso FB, le iniziative pubbliche. Invitato ad un confronto nella sala San Felice, persino il suo Assessore all'Urbanistica, Nicola Catalano (qualcuno lo ricorda?), dice che il progetto non va bene, ma Depalma testardamente va avanti e aggiudica la gara alla ditta Archeo & Restauri (Napoli)».

Il locale PD ricostruisce poi la seconda parte della intricata vicenda: «Intanto le Sovrintendenze lo costringono a cambiare il progetto. Depalma prima cambia allegramente il contenuto dell'appalto senza il consenso della ditta e poi - asseriscono i piddini -, alla richiesta di chiarimenti di Archeo & Restauri rescinde il contratto e avvia un nuovo contenzioso. Risultati? 80.000 euro di spese varie (scavi, archeologa, avvocati, risarcircimento danni alla ditta archeo e restauri . ecc.) vengono letteralmente buttati via».

I Dem insistono, ricordando la battaglia della locale Pro Loco e lo scontro tra Amministrazione comunale e direttivo: «Il TAR - si legge ancora - condanna a più riprese Depalma. Il cantiere, intanto, viene ridimensionato con la delibera di giunta N° 190 del 24/12/2015, dopo che l'ingegnere comunale certifica che le volte che sorreggono la strada sono lesionate e le vibrazioni potrebbero "causare di tutto". Ci poteva essere anche un crollo - si chiedono dal PD -? Per fortuna non lo sapremo mai, visto che il progetto è stato bloccato grazie alla battaglia condotta dalla Pro Loco e costata la vergognosa persecuzione di regime del Sindaco verso il suo Presidente e l'intera associazione, e anche grazie all'opposizione di tutti noi per la difesa del nostro territorio e della nostra terrazza di via Marina».

«Questa è la storia di ciò che è accaduto in questi 5 anni. Ma Depalma - concludono ironici quelli del Partito Democratico -, a una domanda in riferimento alla recente ennesima condanna del TAR, risponde: "Nel caso dovesse essere confermato il provvedimento direi che questo è il minore dei mali, rispetto a quello che sarebbe scaturito se i lavori fossero proseguiti così come erano stati progettati". Che faccia!».