Il cuore dei giovinazzesi per Sant'Antonio di Padova

Prima la processione per le vie cittadine, poi l’imbarco e lo sbarco in Cala Porto

domenica 17 giugno 2018 00.30
A cura di Gabriella Serrone
Il vento di maestrale e le temperature più basse per il maltempo dei giorni scorsi non hanno impedito ai fedeli di partecipare con devozione alla Festa di Sant'Antonio di Padova ed agli appuntamenti della giornata inseriti nel programma del sabato messo a punto dall'Ordine Francescano Secolare e dalla Gioventù Francescana.

Ai riti della mattina, sono seguiti quelli del pomeriggio e della serata, che hanno rappresentato il clou dell'intera festa. In primis, la processione, partita alle 17.00 dal Convento, in via Crocifisso, a Giovinazzo, ed accompagnata dalla Bassa Musica dal Concerto Bandistico "Città di Giovinazzo", ha attraversato la ex statale 16 adriatica e si è diretta in via Matteotti, in viale Moro, via Molino, via Zeverino, via Cappuccini, per poi passare da via Roma e da piazza Garibaldi. Altri punti di passaggio sono stati via Sasso, via Paglia, via Bari, piazzale Leichardt e piazza San Salvatore. La statua del Santo le cui spoglie mortali sono conservate nel capoluogo patavino è successivamente giunta in Cattedrale, dove alle 19.00 si è svolta la Messa solenne, celebrata da don Andrea Azzollini.

Al calare della sera, intorno alle 20.30, Cala Porto ha quindi fatto da cornice all'imbarco e sbarco dell'effigie, operazioni entrambe effettuate dalle imbarcazioni dell'Associazione Vogatori "Massimo Cervone" con l'ausilio degli Amici del Gozzo.

Un arrivo a terra salutato dagli applausi dei fedeli e dall'intervento di Fra' Alfredo Santoro, Padre Guardiano a Rutigliano, che ha invogliato i presenti ad affidarsi al Santo portoghese.

«Sant'Antonio è considerato il Santo dei poveri e dei sofferenti - ha precisato nel corso della sua riflessione -. Così come lo abbiamo pregato nei giorni scorsi per affidargli la nostra vita e le nostre preoccupazioni, invochiamolo adesso chiedendogli la protezione di chi è in difficoltà e soffre», ha poi concluso nella benedizione finale.

Dopo il giro lungo il perimetro di un'affollatissima piazza Porto ed il passaggio suggestivo in piazza Vittorio Emanuele II, la processione ha fatto ritorno al Convento dei Frati Cappuccini, dove la statua è custodita. In serata, fuochi pirici dallo stesso Convento di via Crocifisso.

Domani sera, alle ore 19.00, Messa di ringraziamento e in suffragio dei terziari e dei devoti defunti. Dopo la celebrazione vespertina, l'effigie sarà riposta sulla navata laterale della chiesa conventuale.

Negli scatti di Gianluca Battista e Marzia Morva tutte le emozioni di una serata molto attesa dai giovinazzesi ovunque essi si trovino. Dalla nostra redazione, infine, un grazie irrituale quanto sentito a Vincenzo Bini e Pino Picciotti per la preziosa collaborazione.
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