Furti nei supermercati: tre donne arrestate a Bitonto

10 i colpi commessi nel 2015. Denunce e segnalazioni anche a Giovinazzo

venerdì 25 novembre 2016 13.43
Tre di esse sono finite in carcere, altre due sono indagate in stato di libertà. Si tratta di cinque donne, accusate dalla Polizia di Stato di essere le responsabili di almeno dieci furti a danni di supermercati avvenuti tra settembre e novembre 2015 a Bitonto. Ma denunce e segnalazioni arrivano anche da Giovinazzo.

Le donne si sarebbero impossessate di generi alimentari e detersivi all'interno di alcuni supermercati, minacciando i dipendenti per guadagnare la fuga. A capo della gang in rosa, Gabriella Coletto, 33enne, con numerosi precedenti per furto, armi e spaccio. C'erano poi una 48enne ed una 23enne, rispettivamente madre e figlia. Per tutte e tre sono scattate le manette e la reclusione nella sezione femminile del carcere di Trani. Indagate in stato di libertà, invece, altre due donne di 38 e 23 anni.

Dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di rapina e furto aggravato continuato. Secondo quanto ricostruito dagli agenti del Commissariato di P.S., guidati dal dirigente Santa Mennea, le cinque donne, agendo in gruppo o in coppia, avevano preso l'abitudine di svaligiare supermercati e negozi di alimentari, rubando per lo più cibo o detersivi. Spesso ai raid partecipavano, loro malgrado, i figli minorenni di alcune di loro.

Le donne occultavano la merce in grandi borse o passeggini, mentre una di loro pagava regolarmente alcuni prodotti. In altri casi, invece, non nascondevano gli articoli, ma andavano via minacciando i commessi, i cassieri e gli addetti alla sicurezza con frasi come: «Non ti far trovare o ti incendio la macchina», «Se chiami la Polizia, ti taglio la testa», «Sappiamo dove abitate e vi veniamo a trovare».

Ai dieci episodi che vengono contestati, tutti compiuti fra settembre e novembre dello scorso anno, si aggiungono denunce e segnalazioni in decine di altri supermercati (Negozi Ok e Despar) a Bitonto e nei paesi vicini: Santo Spirito, Molfetta, Giovinazzo, Palo del Colle, Triggiano, Valenzano, Barletta e Bari. L'indagine, dunque, è tutt'altro che chiusa.