Furti di mezzi per la raccolta dei rifiuti, forse la stessa banda

L'ultimo colpo a Palo del Colle. Francavilla: «La questione sicurezza riguarda tutti i comuni dell'Aro»

giovedì 28 settembre 2017 12.36
Come in una catena di montaggio, un furto dietro l'altro: rapida successione (un pugno di minuti), copioni simili (rapina e sequestro di persona sempre alle prime luci dell'alba), bottini uguali (i mezzi per la raccolta dei rifiuti) e vicinanze tra obiettivi: Modugno, Giovinazzo e Palo del Colle.

Gli ultimi colpi avvenuti ai danni delle aziende che compongono l'Associazione Temporanea d'Impresa (Cns di Bologna, Cogeir Costruzioni e Gestioni s.r.l. di Brindisi e Impresa del Fiume s.p.a. di Taranto) a servizio dell'Ambito di Raccolta Ottimale Ba2 potrebbero portare la firma della stessa banda: il furto denunciato nelle ultime ore a Palo del Colle, ai danni della Cogeir, infatti, è solo l'ultimo di una lunga serie di colpi avvenuti nell'hinterland barese.

Insieme all'azienda che a Palo del Colle si occupa del servizio di nettezza urbana e del sistema di raccolta porta a porta, infatti, anche la Navita s.r.l., consorziata del Cns e che opera a Modugno ha subito quattro furti nell'ultimo periodo, oltre a quello avvenuto a Giovinazzo ai danni della Del Fiume: «Non solo Palo del Colle - ha detto Enzo Francavilla, amministratore della Cogeir tramite la Gazzetta del Mezzogiorno -, la questione sicurezza riguarda tutti i comuni dell'Aro».

Al momento gli inquirenti (le indagini sono affidate ai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Molfetta) non si sbilanciano e non confermano alcuna pista investigativa, ma sembrerebbe di capire che possa esserci una richiesta di pezzi di ricambio, da reintrodurre nel lucroso mercato nero, oppure la presenza, alle spalle dei ladri, di alcuni ricettatori che vendono ed esportano il materiale ferroso presente nei mezzi per la raccolta dei rifiuti.

Il fenomeno, insomma, ha raggiunto dimensioni preoccupanti ed è finito al centro di un'inchiesta dei militari diretti dal capitano Vito Ingrosso. Nuovi particolari, infine, sarebbero emersi anche dai rilievi di un elicottero del 6° Elinucleo di Bari Palese alzatosi in volo per per perlustrare la zona.