Eugema Onlus per una scuola laica, pluralista e democratica

In corso la raccolta firme nei fine settimana in piazza Vittorio Emanuele II

mercoledì 15 giugno 2016
A cura di Gianluca Battista
Continua in tutti i fine settimana la raccolta firma di Eugema Onlus per abolire «il peggio», si legge testualmente, della legge n.107 del 2015, quella denominata della "Buona Scuola", che sta cercando di cambiare l'assetto della pubblica istruzione nel nostro Paese.

Corsina Depalo, presidentessa del Comitato promotore cittadino, e le altre volontarie si stanno battendo su Giovinazzo per dire no ad una riforma ritenuta scellerata e, come altre associazione in tutta la regione, stanno raccogliendo le firme necessarie alla presentazione dei quesiti referendari. L'impegno di Eugema Onlus era partito il 21 aprile scorso con un'assemblea pubblica, prima di proseguire in maniera cadenzata in piazza Vittorio Emanuele II.

I quattro quesiti, che vi riportiamo nel box laterale, riguardano le risorse alle scuole pubbliche ed una loro migliore redistribuzione, l'aspetto legato ai docenti a chiamata discrezionale dei dirigenti scolastici, quelli legati all'alternanza scuola-lavoro ed il merito dei docenti, su la cui testa, secondo il dettame della normativa approvata lo scorso anno, pesa il giudizio discrezionale degli stessi dirigenti per un eventuale premio salariale.

«Appare inoltre abbastanza evidente - scrivono da Eugema - quanto l'impegno profuso dagli operatori della scuola in questa partita referendaria vada ben oltre ogni confine del ristretto ambito scolastico e pervada la società intera in tutti i suoi meandri educativi e sociali. Meandri a cui l'Associazione Eugema rivolge la sua maggiore attenzione e i principali impegni di volontariato. Sono state, ad oggi, raccolte a Giovinazzo 730 firme - precisa una nota - e si continuerà a raccoglierne fino al 18 giugno, termine ultimo per la raccolta. Si ricorda che nei giorni feriali, in orario di ufficio, è sempre possibile recarsi anche presso il Comune di Giovinazzo per firmare i quesiti referendari».

Questo sarà dunque l'ultimo weekend utile per firmare. Se siete convinti che questa battaglia rispecchi quello che voi pensate, non vi resta che recarvi ai banchetti e dare la vostra adesione.