Dono del sangue, convegno ricco di spunti della Fratres Giovinazzo e Bitonto

Ospite d'onore della serata, mons. Ciccio Savino, vescovo bitontino di Cassano allo Jonio

mercoledì 22 ottobre 2025 0.08
A cura di Marzia Morva
A Giovinazzo si è svolto un momento d'incontro di alto valore sociale, umano e solidale. Il convegno organizzato dalle sedi associative Fratres di Giovinazzo e di Bitonto ha trasmesso la bellezza racchiusa nel dono, donare il sangue esprime il "sentimento di un dovere etico compiuto", pregno di solidarietà, altruismo e gratuità. L'incontro a più voci, nato con il patrocinio dell'ente comunale, organizzato dal direttivo della Fratres con il coordinamento di Filomena Ruta, ha visto nel ruolo di moderatore l'Ing. Antonio Messina, opportuno nell'aver costruito una raffinata rete di contenuti e spunti di riflessioni accurate che hanno raccordato tutti gli interventi previsti dal programma del convegno.
Nello spazio introduttivo, gli interventi del presidente Fratres Bitonto Ing. Stefano Montagna e del presidente Michele Defronzo della sede di Giovinazzo hanno rafforzato il principio d'impegno che l'associazione ci mette puntualmente nel dare significato al dono nella sua dimensione sociale vista la situazione di "emergenza sangue" che da un po' di tempo si registra.

«La cultura del dono, senza se e senza ma, deve far breccia nei cuori che si rendono disponibili per le esigenze della società. Donare il sangue ha un valore morale e civile», ha affermato Michele Sollecito, sindaco di Giovinazzo.
L'intervento di Mons. Ciccio Savino è stato introdotto dal moderatore Antonio Messina con un pensiero che ha omaggiato don Tonino Bello il quale "invitava a invertire i segni del potere con il potere dei segni, un po' come in ambito manageriale esiste l'ufficio risorse umane, e dalla sua personale esperienza a San Giovanni Rotondo prima e al Policlinico adesso, ha sempre cercato di invertire gli addendi e considerare la "gestione umana delle risorse".

Gli interventi dei relatori
Don Ciccio Savino, vescovo di Cassano allo Jonio e vicepresidente per l'Italia meridionale della Conferenza Episcopale Italiana, ha condotto un intervento ampio, intriso di citazioni celebri, esperienze professionali e di vita vissuta che rivolge attenzione al prossimo, al volontariato, all'altruismo e che mette al primo posto il dono, nell'essenza del suo significato. In quella che può essere definita lectio magistralis, come l'ha opportunamente denominata l'ing. Antonio Messina, ricordiamo alcuni passaggi espressi con chiarezza da Mons. Savino.
«Dobbiamo renderci conto che siamo tutti unici e irripetibili; ciascuno di noi deve fare la sua parte, il mondo potrebbe essere decisivamente diverso; questa è l'ora in cui dobbiamo decidere da che parte essere, non c'è più neutralità, questo lo dico alla politica e alla Chiesa. Il tema di questo incontro è decisivo: "Dono ergo sum ", il dono nel suo significato fa riferimento al donarsi senza se e senza ma, mentre il regalo attiene a un oggetto ricevuto per un'occasione. La Fratres ha il compito di innervare e irrobustire la società di gratuità perché essere dono è bello. Il paradigma del dono è in profonda crisi, una bellissima iniziativa come quella che stiamo condividendo avrebbe meritato più partecipazione; oggi è in crisi l'etica della responsabilità come affermava Max Weber. Il volontariato è in crisi, perché oggi è in crisi il noi, oggi prevale l'ego, l'io. Norberto Bobbio fa una riflessione rilevante affermando che la società si divide in persone responsabili e persone irresponsabili. La crisi che stiamo vivendo è una crisi di sistema culturale e di valori basti vedere l'utilizzo dei social verso i quali mi senso di esprimere un pensiero intriso di criticità. Oggi tutto è dovuto e la parola " grazie" ha perso il suo valore. Invito la Fratres a continuare nella sua opera di sensibilizzazione sociale volta alla donazione del sangue ma serve pungolate le istituzioni.
Siamo nella terra di Don Tonino Bello : il volontariato è pane di cultura e generazione di coscienza etica. La notte è bella, bisogna osare all'aurora», ha così affermato Mons. Ciccio Savino

Il dott. Michele Santodirocco, consulente sanitario nazionale Fratres- Donatori di Sangue, medico presso il Servizio di Medicina Trasfusionale e Laboratorio Analisi Cliniche di Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo, con l'utilizzo di slide ha illustrato accuratamente i suoi studi, le sue ricerche e le sperimentazioni attuate. Michele Santodirocco, direttore della banca cordonale regionale, ha evidenziato le enormi potenzialità del sangue cordonale a tal punto che può essere utilizzato per la sintetizzazione di gel piastrinico, quest' ultimo capace di curare varie patologie, quali ulcere o malattie osteoarticolari, (cartilagine ginocchio e dischi intervertebrali). Il dottor Santodirocco, ha proposto nelle scuole l'attivarsi di un percorso formativo educazionale al fine di sensibilizzare le giovani generazioni alla donazione del sangue in quanto la situazione ha sempre carattere di emergenza.

La testimonianza della dott. ssa Angela Melidoro, Presidente Coordinamento Thalassemici Regione Puglia nonché Presidente ETS Associazione Italiana Thalassemici sez.prov.le Bari-ODV è stato un momento di intensa condivisione sulla sua fragilità. Lei affetta da talassemia, patologia cronica, ha ringraziato la Fratres che sorregge questa problematica con un impegno associativo importante. La dottoressa Melidoro ha invitato a donare per supportare la vita in Puglia a settecento pazienti talassemici. «Alla fine il bene che si fa ritorna nelle nostre vite. Un gesto di bellezza è donare la vita per aiutare chi ne ha bisogno. Ogni giorno mi chiedo: come posso essere utile per gli altri?», ha affermato la dott.ssa Melidoro. Tante belle carezze sul cuore sono stati gli spazi musicali proposti con raffinatezza del pianista Enzo Vitucci e del soprano Annalisa Carbonara. Il cuore dovrebbe segnare la strada di ognuno di noi ogni giorno nella direzione dell'altruismo e della sempre maggiore attenzione al bene comune.