Domenica la processione del Corpus Domini dall'Immacolata: il programma

La celebrazione eucaristica prevista per le 19.00

venerdì 21 giugno 2019
A cura di Gianluca Battista
La Chiesa giovinazzese celebra domenica prossima, 23 giugno, la festività del Corpus Domini.

La celebrazione solenne coinvolgerà tutto il clero giovinazzese e le confraternite cittadine. Come da tradizione consolidata, ogni anno è una Parrocchia differente a curarne l'organizzazione. Quest'anno tocca all'Immacolata, guidata dal parroco don Gianni Fiorentino.

La Santa Messa è prevista per le ore 19.00 nella rinnovata chiesa di viale Moro, da cui poi prenderà il via la processione per le vie cittadine, curata dall'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento del Priore Vincenzo Caccavo. Al termine della celebrazione eucaristica, l'ostensorio in mano a don Gianni, posto sotto un paliotto, percorrerà via Molino, I Trav. XX Settembre, via XX Settembre, via Dalmazia, un tratto di nuovo di via Molino, poi via Colapiccoli, via Giuliodibari, e via Cappuccini, sino a raggiungere piazza Vittorio Emanuele II. Il Corpus Domini transiterà poi in piazza Umberto I per poi percorrere via Marina e rientrare nella Concattedrale di Santa Maria Assunta.

La festività è tra le più importanti per l'intera Chiesa cattolica, di cui si hanno tracce storiche per la primissima volta nel 1247 in Belgio, precisamente nella Diocesi di Liegi. La ricorrenza intendeva celebrare la reale presenza del Corpo di Cristo all'interno dell'Eucarestia. Una tesi palesemente in contrasto con quelle del filosofo francese, Berengario di Tours, secondo il quale la presenza del Cristo era meramente simbolica, che diede origine ad aspri contrasti di carattere teologico.

In realtà, l'istituzione ufficiale è successiva ed è datata 1264. In quell'anno infatti fu emanata la Bolla di Papa Urbano IV, "Transiturus" , e la solennità venne estesa a tutta la Chiesa occidentale.

I tempi moderni, molte diocesi celebrano ormai il Corpus Domini non più il giovedì successivo alla ricorrenza della Santissima Trinità, come tradizione vuole, ma la domenica dopo. E la nostra diocesi non fa eccezione in questo.