Cristiani sì, ma con ritmo

La Dio lo vuole Band ha chiuso la Festa Patronale 2018 con il suo vasto repertorio pop-rock

mercoledì 22 agosto 2018 05.30
A cura di Gabriella Serrone e Gianluca Battista
Si definiscono una band d'ispirazione cristiana ed il loro nome lo conferma in pieno. La Dio lo vuole band, formazione molfettese, ha chiuso la Festa Patronale 2018 in onore di Maria SS di Corsignano con un concerto che ha di fatto ripercorso la storia della musica internazionale ed italiana dagli anni '70 ad oggi.

Sul palco di piazza Vittorio Emanuele II si sono esibiti davanti ad oltre un migliaio di spettatori, molti dei quali giunti dalla vicina Molfetta dove sono conosciutissimi.

Il primo brano è stato un tributo ad Aretha Franklin, regina del soul mondiale scomparsa la scorsa settimana, con "A natural woman". Poi i grani del rosario laico in musica sono stati scorsi ripercorrendo un quarantennio di successi. Dalla struggente "Hallelujah" di Leonard Cohen, riproposta in una versione vicina a quella dei Pentatonix, all'italianissima "Più su" di Renato Zero.

Poi si è passati ai ritmi anni '70, con i ritmi coinvolgenti degli Earth Wind & Fire (quest'estate a Giovinazzo) con "September" e "Boogie Wonderland", prima di tornare alla musica di casa nostra con "Dr. jazz e mr funk" dei Ladri di biciclette.

Le tonalità soul di Amy Winehouse sono risuonate con "Rehab" e "Back to black", prima di un omaggio agli U2 con l'immortale "One". Passaggio successivo, tra gli altri, coi successi più recenti, da "Marvin Gaye"di Charlie Puth, che fa pensare al sound anni '50, al successo della primavera scorsa, "No roots" di Alice Merton, oltre alla divertentissima "Updown funk" di Bruno Mars.

Ritorno in Italia con l'intramontabile ed inimitabile Lucio Battisti ed i suoi successi e con "Primavera" di Marina Rei. Poi ancora omaggio ai grandissimi, da Tina Turner con "Simply the best" a James Brown con "I feel good" ed infine Michael Jackson con "Billie jean". Ancora Aretha Franklin con "Think", il suono sexy di "Lady Marmelade" e la romantica "Perfect" di Ed Sheeran. A chiudere l'omaggio al re del pop rock internazionale, Freddy Mercury con "Somebody to love" dei Queen.

Finale emozionante, col gruppo a cantare "Un'ala di riserva", da una preghiera di don Tonino Bello, brano inserito nell'ultimo album della Dio lo vuole Band dal titolo "Periferie".

E proprio a don Tonino Bello è andato il pensiero commosso e grato di Mons. Giuseppe Milillo, salito sul palco con il presidente del Comitato Feste Patronali, Gaetano Dagostino. Al prelato salentino è dedicata buona parte del lavoro di una band che si sta facendo conoscere in tutta Italia non solo in ambienti cattolici e che mostra di avere una doppia qualità indispensabile per superate le difficoltà: è composta da bravi musicisti che non si vergognano di testimoniare ciò che sono e hanno la sana abitudine di non prendersi quasi mai sul serio, creando empatia anche col pubblico più ostico.

Dagostino invece ha voluto augurare una pronta guarigione alla bimba a cui è occorso un incidente al Luna Park, invitando lei ed i genitori a tornare presto a Giovinazzo, poiché «li aspettiamo per abbracciarli tutti e finalmente fare festa insieme».

La chiusura in musica della Festa Patronale 2018, voluta dal direttore artistico Lino Paciulli, ci è dunque sembrata coerente con lo spirito di riscoperta della tradizione cristiana impressa dal gruppo di lavoro del Comitato Feste.

Bravi i ragazzi della Dio lo vuole Band, cristiani sì, ma con ritmo.
IMG min JPG
IMG min JPG
IMG min JPG
IMG min JPG
IMG min JPG
IMG min JPG
IMG min JPG
IMG min JPG
IMG min JPG
IMG min JPG
IMG min JPG
IMG min JPG
IMG min JPG
IMG min JPG
IMG min JPG
IMG min JPG