Concessioni petrolifere, Nico Bavaro: «È ora di finirla»

Il Segretario regionale di Sinistra Italiana interviene sulle possibili indagini nel mare Adriatico

sabato 23 settembre 2017 07.00
A cura di Gianluca Battista
«Purtroppo le mani delle multinazionali del petrolio si allungano massicciamente sulla Puglia». È amaro l'incipit di una nota diffusa anche sui social network firmata da Nico Bavaro, il Segretario regionale di Sinistra Italiana.

Nei giorni scorsi avevamo pubblicato la notizia delle concessioni rilasciate dal Governo guidato da Paolo Gentiloni ad una multinazionale per effettuare ispezioni nel mare di Puglia, da Molfetta fino a Polignano a Mare. L'obiettivo è quello di trovare petrolio. Già il Sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, aveva sottolineato come tutte le forze politiche cittadine si erano espresse in Consiglio comunale con un chiarissimo "no" a tale eventualità. Lo stesso aveva fatto la Regione Puglia.

Oggi, ad intervenire è la segreteria regionale di Sinistra Italiana, uno dei partiti più impegnati nella salvaguardia dell'ambiente.

«Proprio in queste ore - racconta Nico Bavaro - il Ministero dell'Ambiente ha rilasciato alla Northern Petroleum i permessi di ricerca nell'Adriatico, in un'area che si estende da Polignano fino a Brindisi. Questo permesso fa il paio con un'altra concessione rilasciata i primi di settembre alla Global Petroleum Limited per ricerche tra Giovinazzo e Monopoli e alla Global Med LLC per prospezioni con la tecnica dell'air gun a 13 miglia dalla costa del Capo di Leuca».

«Le ricerche - prosegue il Segretario regionale di SI - dovrebbero iniziare nel marzo 2018. Ci sono ancora 60 giorni per poter presentare ricorso, ci auguriamo che i comuni interessati e la Regione lo facciamo con solerzia.

Sinistra Italiana - ha proseguito Bavaro - è a disposizione degli Enti locali e dei movimenti che vogliono opporsi - è l'apertura a tutti gli interlocutori politici - .

È ora di finirla - ha concluso duro Bavaro - con un sistema economico basato sulle fonti fossili che arrecano danno alla collettività, all'ambiente e massimizzano i profitti per le solite tasche».