Codice etico differenziata, il Comune replica all'Osservatorio

Da Palazzo di Città: «Quanto espresso è già presente nelle leggi dello Stato»

martedì 7 marzo 2017 10.28
A cura di Gianluca Battista
L'Osservatorio per la Legalità e per il Bene Comune aveva scritto ben due volte per ottenere una risposta concreta sulla eventuale sottoscrizione di un codice etico riguardante le assunzioni in materia di raccolta differenziata. Si sollecitavano i vertici comunali e l'azienda che gestisce il servizio a firmare un impegno formale, per evitare ogni infiltrazione malavitosa nell'intero ciclo di smaltimento dei rifiuti.

È giunta la risposta del Comune di Giovinazzo: «Questa Amministrazione favorirà e difenderà l'idea di pari possibilità e dignità per tutti coloro che negli anni hanno lasciato il proprio cv nella banca dati dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico o che vorranno inviare i propri curriculum alla azienda di igiene urbana, lasciando, come è ovvio e giusto, spazio alla meritocrazia ed alla discrezionalità decisionale di una azienda esterna alla macchina amministrativa.

Si rammenta, infine, che questa Amministrazione non riconosce come interlocutore nessun Osservatorio super partes dal momento in cui lo stesso Osservatorio per la Legalità ha partecipato come attore principale alla formazione di una nuova forza politica, con la quale invece ci si confronterà secondo le regole consolidate del confronto politico».

Il comunicato dell'Ente di piazza Vittorio Emanuele II prosegue evidenziando alcuni aspetti: «A riprova di quanto appena esposto, le foto pubbliche diffuse su social network e giornali, raccontano un impegno in prima linea sin dalla prima ora (giugno 2016) del presidente dell'Osservatorio, nonché coordinatore cittadino, dott. Vincenzo Castrignano, e del coordinatore dell'Osservatorio (dott. Vincenzo Camporeale) nella nuova forza politica che sostiene il candidato Sindaco de Gennaro, che già in passato è apparso in veste di relatore negli incontri pubblici organizzati dallo stesso Osservatorio (incontro sull'ex-Afp e incontro sulla zona artigianale D1.1).

Pertanto riteniamo che il ruolo super partes dell'Osservatorio, in realtà da sempre fasullo, possa ritenersi concluso, avendo ottenuto - è la posizione di Palazzo di Città - l'obiettivo prefissato sin dall'inizio, cioè contrastare l'Amministrazione Depalma».

La chiosa è un richiamo a quanto già vigente nel nostro Paese ed una ulteriore stoccata all'Osservatorio: «Rimandiamo al mittente proposte strumentali, in quanto ciò che viene esplicitato dal codice etico è insito nelle leggi dello Stato e nulla vi è da aggiungere. Per noi l'etica è la strada maestra del nostro vivere quotidiano. Certamente non, come per altri, un escamotage elettorale».