Ciclovia, il Comitato per la Salute Pubblica ironizza sulla sua utilità

Attacco all'Amministrazione comunale che avrebbe tenuto «chiusa nel cassetto» per mesi la relazione ministeriale

mercoledì 9 maggio 2018
A cura di Gianluca Battista
«Nei giorni scorsi da molte parti si è cercato di far luce su misteri e sviluppi di pista ciclabile e viabilità. Prima noi come Comitato, poi PrimaVera Alternativa, si è provato a far luce e intanto a portare a conoscenza della città i risultati dell'ispezione ministeriale consegnati in una lettera di prescrizioni del Ministero Infrastrutture e Trasporti giunta a Giovinazzo nel passato mese di febbraio, prontamente chiusa nel cassetto dall'Amministrazione, di fatto mai resa nota ai cittadini e per di più di difficile consultazione per chi ne facesse domanda».

Inizia così un comunicato del Comitato per la Salute Pubblica che pone l'accento sulla situazione della ciclovia per Santo Spirito, al centro del dibattito cittadino dopo la conferenza stampa di PrimaVera Alternativa, tenutasi la scorsa settimana (in cui lo stesso Comitato era stato ringraziato per la documentazione messa a disposizione) e la conseguente risposta di Palazzo di Città.

«In quelle carte - accusano facendo riferimento alla relazione ministeriale - sono contenuti molti, pesanti rilievi. Ad esse finora è stata data solo una tardiva risposta da parte dell'Amministrazione comunale con una delibera del 20 marzo, relativa alla delimitazione del centro abitato e resa nota strumentalmente solo adesso dall'Amministrazione Depalma.

Senza risposta rimangono alcuni pesantissimi rilievi ministeriali - è l'attacco -: larghezza delle corsie nel caso di percorrenza da parte di bus, mancanza di marciapiedi, piazzole e cordoli, mancanza soprattutto delle ordinanze finali che dovrebbero disciplinare la circolazione e certificare la sicurezza di strada e ciclovia».

Secondo i componenti del Comitato, tuttavia, non sarebbe stata fatta affatto chiarezza degli amministratori: «Si divaga, si va a zonzo citando normative astratte. Per Depalma & Co. i rilievi ministeriali non sono mai esistiti. Il bello è - ricordano amari - che la nota di accompagnamento del Ministero si conclude con un ultimativo: "si resta in attesa di conoscere le determinazioni che saranno assunte in merito"».

La chiusura è ironica, quasi sarcastica, condita da interrogativi, dopo che anche la nostra testata aveva riportato il transito, su quella ciclovia, di pellegrini che si recavano a piedi, come da tradizione, a rendere omaggio a San Nicola: «Quali siano le determinazioni assunte dal Comune nessuno finora è in grado di dirlo. Come si chiuderà questa vicenda? E soprattutto, con quali costi? Pagati da chi - si chiedono -? Da Depalma o da noi tutti?

Intanto i ciclisti preferiscono le corsie automobilistiche. A usare la ciclabile ci pensano i pellegrini di San Nicola. Forse è veramente il caso - è la battuta finale - di accendere un cero da qualche parte».