Benzinaio e cliente rapinati, ancora un colpo all'Eni

È successo ieri sera, tutto in pochi minuti, nel distributore lungo la strada statale 16 bis

venerdì 22 dicembre 2017 14.21
Sono arrivati in tre a bordo di uno scooter (la dinamica è simile alla rapina avvenura alla Q8) ed hanno puntato due dipendenti, sfoderando una pistola. L'ennesima rapina, verso le 20.20 di ieri sera, alla stazione di servizio Eni è stato fulminea, pochissimi secondi in tutto.

A riprenderla tutte le telecamere della notissima area di servizio che sorge lungo la strada statale 16 bis, in direzione sud, tra le uscite di Giovinazzo sud e Santo Spirito. I tre banditi, tutti con il volto coperto, hanno agito velocemente. E con l'arma in pugno (sono in corso le indagini per stabilire se fosse vera o giocattolo) hanno costretto i due malcapitati a consegnare l'incasso: una somma di circa 200 euro.

Ma i tre malviventi hanno fatto di più. In quel momento, infatti, all'interno dell'area di servizio c'era anche un cliente che stava facendo rifornimento di carburante alla propria auto, una Fiat Grande Punto. Così, dopo aver puntato la pistola contro i dipendenti, i banditi si sono rivolti a lui intimandogli di consegnare la vettura. Infine, col magro bottino in pugno, sono saliti sullo scooter e sull'auto e si sono dileguati.

I malviventi sono fuggiti a forte velocità, facendo perdere le tracce in direzione Bari, mentre già partivano le richieste d'intervento al numero 112. Sul posto sono giunti i Carabinieri della Stazione di Giovinazzo per avviare le ricerche dei fuggitivi. Subito dopo il colpo, infatti, sono state diramate ampie ricerche in tutta l'area, ma al momento senza esito.

I militari, che hanno anche ascoltato le vittime e raccolto gli elementi utili all'attività investigativa, sperano di catturare qualche ulteriore dettaglio utile proprio dai filmati. Saranno ovviamente vagliati proprio i nastri del sistema di videosorveglianza di cui è dotato l'impianto di carburanti. Per l'area di servizio Eni si tratta della quarta rapina dall'inizio del 2017 dopo quelle del 12 e 21 maggio e del 9 novembre.

Insomma un vero e proprio bancomat a disposizione di banditi che non esitano a brandire le armi e ad usarle a scopo intimidatorio contro una categoria, quella degli operatori delle stazioni di servizio, bersaglio d'ogni sorta di criminali privi di scrupoli pur di reperire contanti.