"Alzheimer Fest" a Giovinazzo: tanti temi, molti eventi, enorme condivisione

Si è conclusa la due giorni per accendere i riflettori su un tema di grande rilevanza sociale

lunedì 9 ottobre 2023 12.02
A cura di Marzia Morva
La delicata tematica riguardante l'Alzheimer è stata inserita in un contesto allargato e ricco di spunti di riflessione condivisa nella prima edizione dell'Alzheimer Fest, svoltasi nella nostra cittadina sabato 7 e domenica 8 ottobre.

L'iniziativa a carattere nazionale, patrocinata dalla Regione Puglia e dal Comune, organizzata con cura dall'Anthropos-Società Cooperativa Sociale con sede a Giovinazzo, ha visto la partecipazione di illustri esperti in campo medico- scientifico che hanno diffuso la corretta informazione sulla malattia e per comprendere a che punto è la ricerca su questa delicata problematica che registra numeri sempre in aumento. Gli incontri sono stati intervallati da spazi in cui la cultura, l'arte, la musica, la danza, la poesia, l'artigianato hanno avuto il loro spazio per esprimersi rivolgendo attenzione a grandi e piccini.

Attenzione interessante è stata rivolta al benessere psicofisico con attività tipo la camminata e lo yoga e ad attività di approfondimento della conoscenza storico-artistica del territorio esperienze a cura di esperti del settore di riferimento. In tutti i momenti, forse un po' troppi, vissuti nella due giorni svoltasi nella nostra città, unica cittadina del nostro territorio presente nel programma nazionale, abbiamo percepito la delicatezza nell'aver trattato questo tema importante inserendo incontri intrisi di bellezza, dell' emozione della buona musica da ascoltare e di quella più vivace da ballare.

Le suggestioni della poesia declamata dai più grandi e di quella espressa dai bambini al centro di un momento molto seguito; la concreta collaborazione tra associazioni, ha dato il suo positivo riscontro, come la cordiale condivisione di un'esperienza artistica vissuta dai pittori che al termine dell'estemporanea, che li ha visti impegnati con grande trasporto emotivo e dedizione impressi sulle tele, hanno donato le loro opere all'Anthropos.

Tanti gli spazi della nostra città, dal 2015 città amica delle persone con demenza, utilizzati per creare un fitto percorso di attrazioni culturali, artistiche e musicali e di conoscenza della città nei suoi scorci più suggestivi e caratteristici. Una due giorni ricca di tanti contenuti e iniziative ha impegnato con fattiva operosità tutti gli operatori del settore, tanti volontari e educatori per suggellare il piacere di creare un clima inclusivo ed accogliente e stare bene insieme. La galleria fotografica è stata realizzata grazie alla collaborazione con Alessandra Dipaola, terapista Anthropos che ringraziamo. Per fissare un focus sulla Prima Edizione dell'Alzheimer Fest abbiamo incontrato Maria Pia Cozzari, presidente dell'Anthropos- Società Cooperativa Sociale che ha sede a Giovinazzo e che si occupa di persone con fragilità.

LE PAROLE DI MARIA PIA COZZARI
Abbiamo chiesto a Maria Pia Cozzari il perché di questo programma articolato. Questa la sua risposta:
«Il suo fondatore è un creativo, Michele Farina del Corriere della Sera, che ha pensato dopo la sofferenza che ha dovuto vivere nel curare sua mamma, essere isolato e non avere sempre quello che poteva farlo stare insieme agli altri, di creare un' occasione principalmente per condividere insieme momenti in armonia. L'occasione ha reso consapevoli i cittadini, le persone, gli stakeholder, gli amministratori che questa fragilità, come altre fragilità che non hanno possibilità di evolvere positivamente, non vanno trascurate, non vanno dimenticate perché c'è il dolore di chi affronta la malattia ma c'è il dolore maggiore delle famiglie che devono gestire il loro caro affetto da questa malattia in completa solitudine, rinunciando a una passeggiata, ad andare a teatro, a una mostra d'arte, ad andare a cinema. Allora il senso è " diamo vita a queste persone, diamo vita alla malattia"; quindi stare ad ascoltare un concerto corale, ballare la pizzica e ad ammirare lo spettacolo delle ballerine, guardarsi una mostra d'arte, ascoltare la presentazione di libri e poi ammirare l'arte, la musica, la poesia che da piacere a tutti noi cittadini; chi è malato non è un cittadino diverso, di serie B così non lo sono le loro famiglie. Quindi è uno sprone che vuol dire alle comunità " ricordatevi che si è inclusivi e si è comunità solo quando ci ricordiamo dei più fragili, solo quando ci ricordiamo che quello che facciamo per gli altri va fatto anche per loro". Ci vuole pochissimo, basta istruire un barista per come servire il caffè, basta dire agli esperti di arte, noi abbiamo fatto formazione a tutte le gallerie d'arte di Puglia con i musei toscani per dire ai direttori : "rendete le strutture più agevoli non soltanto nelle barriere architettoniche ma anche nel presentare le opere, nello scrivere le didascalie", sono piccoli accorgimenti ma che così fatti portano le famiglie a vivere una vita decente, a dimenticarsi per un'ora che c' è a casa il problema, che c'è la malattia. Se lo fanno altre regioni perché non lo può fare la regione Puglia che di risorse, di capacità ne ha tante? Questa è la sfida dell'Alzheimer Fest».
Alzheimer Fest
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