A rischio assistenza sanitaria di primo intervento a Giovinazzo. Preoccupati cittadini e sindaco

Sollecito: «Mancherebbero 230 medici in tutta la regione»

mercoledì 5 luglio 2023 10.24
A cura di Gianluca Battista
Preoccupa sempre di più la situazione della Sanità in Puglia. Tantissimi medici non vogliono più svolgere funzioni nel servizio 118 e nei Pronto Soccorsi, spesso luoghi di lavoro invivibili, dove le aggressioni sono all'ordine del giorno.

Nelle scorse giornate alcuni di voi lettori ci hanno scritto per sottolineare l'eventualità della perdita definitiva di un servizio di prima assistenza a Giovinazzo.

Una preoccupazione condivisa in queste ore dal sindaco Michele Sollecito che, attraverso i canali social, ha spiegato l'origine dei tanti interrogativi che attanagliano cittadini ed amministratori: «Siamo sempre più preoccupati dello stato di "salute" della nostra sanità - ha scritto il primo cittadino -. Per il servizio del 118 mancherebbero 230 medici in tutta la regione. Anche sul fronte della medicina territoriale, sebbene si stiano realizzando strutture nuove con le risorse del PNRR, rischiamo comunque di avere carenze di organico. La mia preoccupazione è quella dell'intera città, sono giorni che seguo l'evolversi della vicenda aspettando che la Asl Bari d'intesa con la Regione risolva l'emergenza del 118 su Giovinazzo e altrove. Terrò aggiornato il Consiglio comunale e tutti voi», ha quindi concluso.

Bisognerà interloquire al più presto con gli organi regionali, per evitare un ulteriore depotenziamento dell'assistenza sanitaria in un comune che in estate aumenta la sua popolazione residente. Lo dovrà fare con urgenza l'amministrazione comunale in primis, chiedendo al Presidente Michele Emiliano (con cui i rapporti ci risultano più che cordiali) ed all'assessore Rocco Palese lumi su quanto potrebbe accadere, e potranno fare pressioni le opposizioni di sinistra, che hanno in Regione Puglia i loro referenti al governo.

In altri comuni la battaglia è iniziata da tempo, per esempio nella vicina Bitonto, dove la minoranza di destra e movimenti civici sono sul piede di guerra dalla scorsa primavera, ed una situazione simile c'è anche in alcune località murgiane, dove hanno iniziato in molti ad alzare la voce.

C'è bisogno, dunque, di capire le prospettive e di informare costantemente la cittadinanza sull'evolversi dell'ennesimo ingarbugliato capitolo della Sanità regionale.