Al via la scuola hockey dell’AFP Giovinazzo

Due i tecnici: Dino Camporeale e Juan Cruz Fontan sotto la supervisione di Massimo Giudice

lunedì 1 dicembre 2014 14.12
Da quest'oggi l'AFP Giovinazzo partirà con un progetto ambizioso ed affascinante per il reclutamento di piccoli e piccole pattinatrici su cui porre le basi per un futuro più roseo, in una piazza che respira hockey quotidianamente.

«Un progetto fortemente voluto da tutti i componenti - afferma il diesse del settore giovanile giovinazzese Michele Colamaria - perché crediamo che ormai la linfa vitale di una società sia il suo vivaio, per poter affrontare il difficile momento economico e per poter garantire continuità e forza ai nostri colori. Per rendere appetibile questo progetto ci siamo affidati a tecnici di spessore come il nostro Dino Camporeale, ormai da anni alla guida dei piccoli tigrotti biancoverdi, e da Juan Cruz Fontàn che porterà entusiasmo ed esperienza a questi bambini».

«Il tutto - prosegue - sotto l'attenta supervisione di mister Massimo Giudice, uno dei migliori tecnici in circolazione, che metterà a disposizione dello staff la sua grande professionalità ed esperienza maturata alla guida dell'area tecnica dell'Hockey Bassano, in cui ha sfornato innumerevoli hockeisti e portato una squadra formata da giocatori poco conosciuti addirittura alla conquista della coppa Cers! Quindi una scuola per tutti, in cui i bambini saranno seguiti da gente altamente qualificate, ma soprattutto gratuita!».

Dello stesso avviso è anche Massimo Giudice: «Per una società con la storia e la tradizione come quella dell'AFP Giovinazzo è prioritario creare una "scuola di hockey" all'altezza del suo nome, per poter far fronte allo strapotere delle società del nord, indubbiamente avvantaggiate rispetto a noi per la disponibilità di strutture e spazi adeguati alle esigenze dell'hockey su pista. L'obiettivo, oltre alla "scuola hockey", prevede anche il consolidamento e il perfezionamento dell'attuale settore giovanile che in questi ultimi anni già si è ben comportato ottenendo sempre la qualificazione alle finali nazionali di categoria e la vittoria del Trofeo Coni 2014».

«Per contrastare il suddetto vantaggio (anche economico) delle società del nord - conclude il tecnico - non c'è altro da fare che essere organizzati in ogni settore, dentro e fuori dal rettangolo di gioco, sfruttando poi al meglio la prontezza e la destrezza dei nostri piccoli atleti che come caratteristica principale hanno una fame ed una grinta invidiabile nel loro Dna».