Verso il 2022, la nostra intervista a Girolamo Capurso

Chiacchierata a trecentosessanta gradi con il Presidente di PrimaVera Alternativa

martedì 16 marzo 2021 06.00
A cura di Gianluca Battista
Inizia il nostro lungo percorso di avvicinamento alle elezioni amministrative del 2022 a Giovinazzo. La prima voce della politica cittadina che abbiamo voluto ascoltare è quella di Girolamo Capurso, Presidente di PrimaVera Alternativa, il movimento civico tra i principali oppositori della Giunta Depalma. E ciò che leggerete è la sintesi della nostra lunga ed interessante chiacchierata.


Presidente, intanto grazie per l'attenzione concessaci. Partiamo dal nuovo progetto politico OfficinaGiovinazzo22: di cosa si tratta? Più contenitore di idee o luogo dove la politica stringe alleanze concrete?
Spesso nel dare queste risposte noi pensiamo che i cittadini siano tutti addetti ai lavori; cosa rappresenta OfficinaGiovinazzo22 per la politica giovinazzese lo abbiamo già detto nei comunicati e nei manifesti. Io oggi invece voglio rispondere alle famiglie, ai ragazzi, alle mamme, ai nonni che non seguono la politica comunale e che sono la stragrande maggioranza di Giovinazzo. Voglio dire loro che OfficinaGiovinazzo22 nasce proprio per loro: è il nostro tentativo di tornare a rappresentare al Comune di Giovinazzo tutti i cittadini, a dare loro gli stessi diritti ed opportunità, di superare 10 anni di offese personali e di litigi, di propaganda vuota. Vogliamo tornare a parlare della vita quotidiana delle persone, di tutti, non solo di alcuni!

Cosa è cambiato rispetto a 5 anni fa nei rapporti con Partito Democratico e Antonio Galizia? Secondo i vostri avversari si tratterebbe di una "ammucchiata che vuol solo ripristinare vecchi potentati". Come risponde ad accuse così pesanti?
Cosa è cambiato col PD e Galizia? TUTTO! Innanzitutto, non possiamo dimenticare che nel 2017 ci sostennero al ballottaggio. In questi anni con il PD abbiamo fatto percorso comune in Consiglio comunale ed abbiamo capito entrambi i reciproci errori. Oggi crediamo di rappresentare la maggioranza dei Giovinazzesi e vogliamo iniziare due anni prima a parlare di programmi e cose concrete da fare, prima che dei nomi. In merito alle "ammucchiate" poi, questa amministrazione è l'ultima a poter parlare, visto che alle elezioni si presentò con ben otto liste, delle più disparate espressioni politiche. E nell'ultima competizione elettorale regionale ciascuna lista di quella coalizione raffazzonata ha sostenuto candidati diversi e fra loro antagonisti.

Sarete sicuramente alla ricerca di un candidato sindaco comune. PVA converge certamente su Daniele de Gennaro. Gli altri? Che idea si sta facendo dopo le vostre prime riunioni in modalità virtuale, convergeranno su di lui o terrete delle primarie?
Parliamoci chiaro: Daniele de Gennaro è oggi un patrimonio della città e non solo di PVA! Lo è per competenza, coraggio, senso di giustizia e per i suoi valori morali, che potrebbero ricomporre il senso di comunità lacerato in questi 9 anni. Del resto, 4 anni fa in tanti non conoscevano Daniele, oggi invece credo sia lampante il ruolo che ha in città, fra la gente comune; direi che ha conquistato le persone con il suo lavoro e impegno quotidiano. Il punto è però un altro: in OfficinaGiovinazzo22 le idee vengono prima delle persone e non siamo alla ricerca di "uomini soli al comando". Solo alla fine del percorso programmatico intrapreso, a cui a brevissimo parteciperanno anche tanti altri movimenti ed associazioni, sarà scelto collegialmente il miglior candidato Sindaco.

Durante l'ultimo Consiglio comunale sulla mozione di sfiducia a Sindaco e Giunta comunale, lei è stato attaccato dal primo cittadino, che l'ha citata pur non essendo lei presente. Vuole rispondere qualcosa attraverso le nostre pagine?
Provo imbarazzo a dover rispondere a questa domanda. Trovo deplorevole che a rendersi protagonista di tale vile attacco sia stato proprio il sindaco, nel pieno di una assise comunale, con toni che di istituzionale hanno ben poco, e per giunta in mia assenza, senza che, chi aveva il dovere istituzionale di interromperlo per garantire le prerogative dell'opposizione o degli estranei, intervenisse. Mi ha anche colpito, seppur non sorpreso, che nessuno della maggioranza, nemmeno chi si professa moderato e liberale, abbia avuto il coraggio di dissociarsi da quello squallido sproloquio.

Discarica di San Pietro Pago: PVA è certamente tra i movimenti che più hanno sollecitato la Giunta Depalma ad agire sul percolato in uscita. Pensate ci siano solo responsabilità di questo esecutivo o le vicende attuali di San Pietro Pago devono essere inquadrate in un arco temporale più ampio?
È inutile girarci intorno: questa amministrazione ha clamorosamente sottovalutato l'emergenza ambientale in atto in discarica. Non solo! Ha anche cercato di "silenziare" attraverso improbabili denunce per procurato allarme chi, come noi, denunciava la gravità della situazione! Come dimenticare le espressioni «è solo acqua sporca», «anche il caffè è un percolato», e le giravolte del Sindaco sulle capacità economiche della Daneco e sugli inesistenti «62 milioni di euro di crediti» vantati da una società che era sull'orlo del fallimento! E che dire del fatto che nonostante un finanziamento regionale, dal 10 giugno 2020, per oltre 8 mesi, parrebbe che non si sia provveduto ad aspirare il percolato! Tutti, purtroppo, hanno visto poi come è andata a finire!

Cosa non la convince sulla vicenda Casa di Riposo San Francesco?
Abbiamo fin dall'inizio e più volte evidenziato, anche attraverso la stesura di un libro bianco, le criticità di questo appalto e le carenze nella documentazione posta a base di gara, che non avrebbero potuto garantire tempi certi di esecuzione dell'opera e che non avrebbero potuto scongiurare varianti onerose e quindi aumento dei costi di realizzazione. Addirittura ritenevamo poco credibile ed inaccettabile, anche per l'ottenimento delle successive autorizzazioni per l'esercizio dell'attività, che il progetto potesse prevedere un intero piano allo stato di rustico, senza porte e riscaldamento. Le nostre preoccupazioni, oltre che per i costi a carico di tutta la comunità, erano soprattutto rivolte agli ospiti della struttura, alle loro famiglie e ai lavoratori da tempo in cassa integrazione. Lo abbiamo sostenuto con argomentazioni inconfutabili, rimaste purtroppo inascoltate o peggio ancora oggetto di canzonatura e di duri attacchi dall'amministrazione. Il tempo, lo dico con amarezza, ci ha dato ragione, ma, mi creda, non può esserci alcuna soddisfazione e mai, come in questo caso, avremmo preferito sbagliare previsione. Resta il fatto che non si è presa coscienza dei tanti pasticci commessi durante la gestione di questa vicenda, bensì in spregio alle regole del codice degli appalti, ancora oggi continuano ad essere perpetrati errori, si continuano a sperperare decine di migliaia di euro, si continuano ad affidare ruoli operativi ai professionisti i cui progetti originari sono stati letteralmente bocciati dalla stessa Giunta Comunale per la presenza di oltre 100 non conformità alla legislazione e alle normative tecniche.

La velostazione in piazzetta Stallone non è un progetto che vi fa impazzire e lo avete detto sin dal primo momento. Ci spiega in poche battute la vostra posizione e come avreste agito voi sull'area?
Premetto che personalmente amo la bicicletta e sono un convinto sostenitore della necessità di dare alla città un'impronta ecologica ed una mobilità sostenibile. Sono altrettanto convinto però che per raggiungere questo obiettivo non basta realizzare scriteriatamente piste ciclabili, percorsi ciclopedonali o velostazioni, senza tener conto del contesto urbanistico esistente e dei danni collaterali che si possono generare. Soprattutto, non si può pensare di realizzare opere così impattanti sulla vita di interi quartieri o della città, senza minimamente coinvolgere gli abitanti nelle decisioni. La velostazione andava realizzata in stazione, senza abbattere alberi! Ed i cittadini devono sapere che i lavori in Piazza Stallone in atto sono stati realizzati con fondi comunali e non con il finanziamento ottenuto per la velostazione! Dunque si sarebbe potuta ripristinare la funzionalità di quella piazzetta anche prescindendo dalla velostazione e, soprattutto, senza sacrificare alberi maestosi.

E cosa pensate invece del progetto di recupero dell'ex Marmeria Barbone? Avete interloquito anche voi con gli imprenditori?
Il recupero di un'area degradata è sempre un fatto positivo, soprattutto se offre anche valide opportunità di sviluppo occupazionale. Ma le procedure vanno rispettate e seguite in modo corretto, altrimenti, nella migliore ipotesi, si rischia di perder tempo, e, nella peggiore, l'intero progetto. Su questa vicenda in consiglio Comunale abbandonammo l'aula e non votammo, non perché contrari alla riqualificazione dell'area, ma perché avevamo intravisto e segnalato gli errori nell'istruttoria seguita dal Comune. Anche in questo caso, purtroppo, il tempo ci ha dato ragione, dimostrando che questa amministrazione è pericolosa anche per chi ha voglia di investire nella nostra città.

PVA e l'emergenza sanitaria… In molti pensano che le opposizioni possano poco, noi siamo invece convinti che in una situazione storica senza precedenti, abbiate un ruolo decisivo. Come state cercando di dare il vostro contributo in questa fase divisa tra aumento dei contagi e campagna vaccinale?
Agli inizi della pandemia abbiamo offerto la nostra disponibilità a formare, assieme alla maggioranza, un tavolo tecnico per gestire e coordinare assieme l'emergenza. Purtroppo, questo appello cadde nel vuoto, perché la maggioranza si guardò bene dal concedere spazi operativi agli avversari politici, soprattutto nella distribuzione di aiuti economici, che solitamente ripaga moltissimo in termini elettorali. Data la criticità della situazione, PVA ha scelto comunque di non intralciare in alcun modo l'operato dell'amministrazione, né tantomeno di sostituirsi ad essa nello svolgimento di alcune funzioni (ad esempio, nella comunicazione, nonostante questa sia stata molto carente), essendo esse prerogative del Sindaco, massima autorità sanitaria nella gestione dell'emergenza. Ha mantenuto costantemente un atteggiamento responsabile nella gestione della pandemia (rispetto delle prescrizioni fornite dalle autorità sanitarie) e trasmesso questo messaggio ai propri soci e all'intera cittadinanza; così come oggi incoraggia il ricorso al vaccino, contro ogni ingiustificato pregiudizio.

Presidente, come la immagina Giovinazzo con PVA al governo cittadino? Che visione del domani avete per questa cittadina dalle enormi potenzialità? E poi…a suo avviso tutta la politica locale è matura per un confronto libero da preconcetti, leale, che non si basi più su
depalmismo ed anti-depalmismo?

La forza di PVA sta nel suo metodo di lavoro: confronto costante con i propri soci e con la città. Stesso processo di condivisione delle istanze del territorio si vuole oggi percorrere con OfficinaGiovinazzo22. Un percorso che destinerà certamente una maggiore attenzione alle fasce più deboli, notevolmente aumentate dalla pandemia. Progettare il domani, con obiettivi certi e concreti, è una priorità della politica. Occorre puntare sulla riqualificazione del territorio, sulla salvaguardia ambientale, senza trascurare la cultura e il turismo di qualità. L'azione amministrativa deve essere animata da buon senso ed oculatezza nell'uso del denaro pubblico, rifuggendo le logiche dell'interesse personale. Sulla seconda parte della domanda sarò ancora più secco: nella campagna elettorale del 2022 non ci sarà alcun anti-depalmismo, per la semplice ragione che Depalma, non potendosi candidare a Sindaco, farà già parte del "passato". Ed in campagna elettorale ci occuperemo del futuro della città e non certo del suo passato!

Chiudiamo con lei. La conosciamo come uomo del "fare" e non come persona che ama mettersi in mostra. Sarà nuovamente candidato nel 2022 oppure lascerà la competizione ad altri e lei coordinerà solo l'attività politica?
Non posso risponderle ora. È ancora prematuro. Sicuramente la mia decisione sarà oculata e presa in accordo con tutto il direttivo di PVA, così come solitamente facciamo per tutte le scelte del nostro gruppo politico.