Traffico di dopanti e droga, blitz della Guardia di Finanza

L'operazione anche a Giovinazzo, coinvolte due organizzazioni criminali: 13 arresti e 21 denunce

martedì 6 giugno 2017 13.10
Maxi operazione contro il traffico di sostanze dopanti, droga e banconote false. La Guardia di Finanza ha eseguito 13 arresti, 21 denunce all'Autorità Giudiziaria e ha sequestrato 2.500 farmaci a due sodalizi criminali attivi nel capoluogo pugliese e in altri 7 comuni della provincia, tra cui Giovinazzo.

Un dipendente di uno stabilimento della azienda farmaceutica Merck Serono con sede a Bari, il giovinazzese D.S., che aveva mansioni manageriali, avrebbe ricoperto un ruolo centrale in una delle due organizzazioni sgominate questa mattina all'alba nell'operazione "Body and drugs" dai militari del Gruppo Pronto Impiego di Bari, diretti magistralmente sul campo dal tenente colonnello Massimo Battaglino.

Le ordinanze cautelari sono state eseguite a carico di Giuseppe Giammaria, Adriano Novelli, Marco Colella e Michele Giangaspero (di Giovinazzo, in carcere), D.S. (anch'esso di Giovinazzo, confinato ai domiciliari), Saverio De Santis, Domenico Ludovico, Nicola Tedesco, Francesco Montemurro, Michele Alberto, Tommaso Favia, Vincenzo Palumbo e Michele Favia (ai domiciliari).

La complessa attività d'indagine con intercettazioni telefoniche ed ambientali, è stata avviata in seguito al sequestro - in occasione di un controllo stradale al casello Bari Nord - di sostanze dopanti ed ha consentito di accertare, tra l'altro, l'illecita commercializzazione del farmaco Saizen prodotto dalla Merck Serono s.p.a. nello stabilimento di Modugno.

Una sostanza che contiene l'ormone della crescita denominato GH (destinato ad usi clinici), avente quale principio attivo la somatropina, somministrabile esclusivamente su presentazione di prescrizione medica. Attraverso un'articolata attività di intercettazioni telefoniche ed ambientali è emerso che enormi quantità di Saizen venivano rubate dallo stabilimento di Modugno per rifornire numerosi body builder baresi per aumentare le loro prestazioni fisiche.

«Un ruolo centrale nella vicenda ha assunto - scrive la Procura della Repubblica di Bari in una nota - D.S., di Giovinazzo, dipendente con mansioni manageriali di Merck Serono s.p.a. - società che ha attivamente collaborato all'indagine - il quale si era impossessato di numerose fiale dell'indicato farmaco e delle relative etichette».

L'uomo, abusando del suo ruolo aziendale e del rapporto di prestazione d'opera, si era impossessato di numerose fiale, con le relative etichette, rivendendole a Saverio De Santis e Domenico Ludovico, gestori ed istruttori della palestra "Le phisique du role" a Bari e ad altre persone che, a loro volta, provvedevano alla successiva cessione a terzi utilizzatori.

Le Fiamme Gialle hanno accertato che il valore sul mercato della singola fiala del farmaco era a pari circa 400 euro. Il valore d'affari del traffico illecito è stato stimato in più di 250.000 euro. Ben articolato il sistema di rivendita del farmaco che finiva solo nelle mani solo di coloro che l'organizzazione stabiliva. Per gli altri conosciuti come "pellegrini" il gruppo consegnava semplicemente acqua fisiologica spacciandola per il Saizen.

Tra i body builder coinvolti nell'inchiesta ci sono anche il campione nazionale Nicola Tricariello, denunciato a piede libero, e Adriano Novelli, campione regionale nel 2015. Secondo la Guardia di Finanza, S. avrebbe addirittura ideato, con la complicità del cognato, Giangaspero, ai domiciliari per altri reati, una rapina ad un tir della casa farmaceutica carico di Saizen. Colpo che fu sventato dall'intervento della Polizia di Stato.

«Presso l'indicata palestra ed in luoghi nella disponibilità del Ludovico - scrive la Procura della Repubblica di Bari - sono state rinvenute e sottoposte a sequestro anche numerose altre sostanze (testosterone, nandrolone, metenolone, etc.) inserite nella tabelle nel Ministero della Sanità quali sostanze stupefacenti e/o psicotrope o anabolizzanti».

Dalle indagini è inoltre emerso un collegamento con Giuseppe Giammaria, residente a Bari vecchia e risultato il capo del sodalizio dedito al traffico di droga, che oltre alla cessione di sostanze anabolizzanti, smerciava sostanze stupefacenti, assieme - fra gli altri - al body builder Adriano Novelli.

«Giammaria - conclude la nota stampa - oltre alla cessione di sostanze anabolizzanti, era dedito anche all'illecita vendita di sostanze stupefacenti, unitamente a Novelli, Tommaso e Michele Favia, Colella e Palumbo condotte di detenzione e spendita di banconote false da 20,00 e 50,00 euro».

Le 13 ordinanze eseguite sono state compiuti in otto comuni del Barese assieme al sequestro di 200mila euro e 5 conti correnti nella disponibilità degli indagati.