Torna l'incubo: incendiate due auto in via Cavour

I Carabinieri indagano sull'episodio avvenuto all'01.15. Il 7 dicembre scorso un altro rogo, in via Lupis

martedì 12 dicembre 2017 10.55
L'odore acre, le fiamme che divampano ed i muri degli stabili nelle vicinanze che si anneriscono. Torna l'incubo roghi d'auto a Giovinazzo, proprio quando ormai sembrava svanito, un ricordo lontano.

Ed anche se manca la conferma, è difficile ipotizzare un'origine differente da quella dolosa per l'incendio che intorno all'01.15 di questa notte ha incenerito due automobili parcheggiate in via Cavour, davanti ad un'abitazione al piano terra: una Fiat Croma, pesantemente compromessa nella parte anteriore, ed una Toyota Rav 4, danneggiata nella parte posteriore.

Sul posto, per spegnere il rogo, sono intervenuti i Vigili del Fuoco, allertati da alcuni abitanti della zona. Il fumo che è salito verso i balconi prima, lo scoppio degli pneumatici poi, ha svegliato molti residenti che si sono riversati in strada per seguire le operazioni di soccorso. In ogni modo l'intervento del personale in servizio presso il Distaccamento di Molfetta ha permesso di evitare possibili danni ad altri veicoli.

Non solo: i Vigili del Fuoco, ipotizzando la presenza di persone nell'immobile al piano terra, facendosi strada nel denso fumo hanno sfondato a spallate la porta d'ingresso dell'abitazione, che per per fortuna era vuota. Le fiamme, in ogni modo, hanno annerito parte della facciata dello stabile ed un balcone nei pressi del quale le due auto erano parcheggiate.

«Ci siamo affacciati alle finestre - raccontano alcuni testimoni oculari - e abbiamo visto le fiamme». Rimosse dal carro attrezzi, sull'asfalto sono rimasti i segni dell'incendio. Le verifiche del caso sono affidate ai Carabinieri della locale Stazione, presenti sul posto per i rilievi di rito, che hanno avviato le indagini a 360 gradi per chiarire la natura dell'incendio, le cause e le eventuali responsabilità.

Purtroppo, in via Cavour, non sono presenti telecamere di videosorveglianza. Ed anche per questo l'attività d'indagine è particolarmente complessa. Se il rogo (il secondo in soli cinque giorni dopo avvenuto il 7 dicembre in via Lupis, ndr) sia opera di un piromane è da capire, certo è che dopo un periodo di relativa quiete, la mano incendiaria è tornata a colpire.

A distanza di pochi giorni dall'incendio di una Smart, infatti, Giovinazzo si è risvegliata col terrore che l'incendio possa essere stato appiccato da un piromane. Un piromane che non ha nome né volto. Per adesso. E adesso i cittadini temono che l'ondata di atti vandalici possa tornare.