Sinistra Italiana all’attacco: «Dalla Regione quattro schiaffi all’amministrazione Depalma»

Nel mirino del partito i procedimenti comunali su discarica, impianto trattamento rifiuti, complesso ex marmi Barbone e spiagge: «Manifesto di incapacità politica-amministrativa»

venerdì 1 maggio 2020 13.40
A cura di Nicola Palmiotto
La tregua da Covid è finita e le opposizioni ritornano a incalzare l'amministrazione comunale di Giovinazzo. Lo fa Sinistra Italiana con un comunicato in cui attacca Palazzo di Città sulla gestione di alcuni procedimenti che, secondo quanto afferma il partito del segretario Tommi Bonvino, in poche settimane hanno ricevuto lo stop da parte degli uffici della Regione Puglia per «errori, mancato rispetto delle leggi, incuria». «Un vero e proprio manifesto - rincara la dose SI - di incapacità politica-amministrativa».

Nello specifico Sinistra Italiana si riferisce ai fondi per la post-gestione della discarica di San Pietro Pago «ben 4,5 milioni di euro - afferma il partito - che la Regione ha deciso di utilizzare direttamente, esautorando il Comune». Ma l'elenco prosegue con «la vicenda del resort autorizzato al posto della vecchia fabbrica Marmi Barbone, per cui mancavano Piano delle Coste e Piano Urbanistico a rendere compatibili quei luoghi con l'attività ricettiva» e con lo stop «all'impianto di trattamento di rifiuti speciali in zona San Pietro Pago (nei pressi della discarica)».

Ultima in ordine di tempo è la questione del bando pubblico per la concessione di alcune aree demaniali costiere che, secondo l'amministrazione, aveva l'obiettivo di fornire servizi per la balneazione, sulla cui vicenda si è espresso anche Daniele de Gennaro. «Abbiamo appreso - continua SI - ieri sera dal consigliere Daniele de Gennaro di PrimaVera Alternativa di come l'ente Regione abbia intimato al Comune di bloccare la gara, perché una legge nazionale del 2018 vieta nuove concessioni».

Il giudizio politico di Sinistra Italiana è netto: «Oltre alla scarsa conoscenza delle leggi c'è un altro aspetto che va evidenziato e che a noi era chiaro. Secondo la giunta Depalma non solo non esistono leggi, ma non esistono nemmeno spazi pubblici e collettivi da tutelare. Il bene comune è messo da loro a disposizione per gli interessi dei soliti noti, di una ristretta cerchia di amici da favorire con provvedimenti frettolosi e passati sotto silenzio».

«Lo sapete, cari concittadini, è da tempo che segnaliamo il modo pessimo con cui viene amministrata la nostra città. Quando - si spera presto - sarà superata l'emergenza sanitaria che sta coinvolgendo il pianeta, vogliamo tornare a parlare di politica cittadina e di buona e cattiva amministrazione?».