Ricognizione IVE, le puntualizzazioni di Depalma

Il Sindaco: «Nessun fermo tecnico, solo normale puntualizzazione burocratica da parte della Città Metropolitana»

mercoledì 26 febbraio 2020
«Nessun fermo tecnico per i lavori di ricognizione dell'Istituto Vittorio Emanuele II, ma solo una normale puntualizzazione burocratica della Città Metropolitana di Bari sulle attività che si stanno svolgendo per riqualificare il grande edificio giovinazzese».

Con queste parole il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, torna a parlare delle sorti dell'Istituto Vittorio Emanuele II. Per la riqualificazione del maestoso edificio, passato nei beni di proprietà della Città Metropolitana di Bari, la Regione Puglia, sollecitata dal Comune di Giovinazzo, ha dato incarico all'ASSET , Agenzia Regionale Strategica per la Sviluppo Ecosostenibile del Territorio, guidata dal Direttore Generale, Elio Sannicandro.

Due architetti (come anticipato dal nostro articolo di ieri, ndr), incaricati da ASSET, stanno effettuando uno studio preliminare sull'immobile al seguito del quale sarà redatto un progetto per la riqualificazione e la destinazione d'uso dell'ex convento domenicano. Sulla riqualificazione dell'opera, e sulla volontà di ridurre i tempi di realizzazione, c'è grande sintonia tra il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, e Nicola De Matteo, delegato del sindaco metropolitano, Antonio Decaro, all'Istituto Vittorio Emanuele.

«Siamo già d'accordo che - sottolinea il primo cittadino giovinazzese -, appena compiuta la ricognizione dei professionisti incaricati da ASSET Puglia, convocheremo un tavolo di confronto per valutare tutte le opportunità di utilizzo del Vittorio Emanuele per il quale sono state avanzate già diverse proposte - conclude il sindaco Depalma -. Colgo l'occasione per ringraziare sia la Regione Puglia, sia il sindaco metropolitano, Antonio Decaro. Quest'ultimo ha preso veramente a cuore la vicenda del nostro Istituto e ha già ipotizzato delle proposte sulla sua destinazione d'uso che potrebbero veramente rappresentare una svolta strategica per il futuro di quell'immobile e per la città di Giovinazzo».